Estorsione all'avvocato: annullata l'ordinanza anche nei confronti di Livera

BRINDISI – Il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare per la presunta estorsione ai danni di un avvocato civilista del foro di Brindisi anche nei confronti di Dionisio Livera, 37 anni. L’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe Guastella, resta però in carcere per un successivo provvedimento restrittivo scaturito da una rapina ai danni della sala giochi “Win time video lottery” di viale Commenda, messa a segno lo scorso 20 novembre.

Gli altri tre indagati sono invece tornati liberi nella giornata di ieri . Si tratta di Dario Guadalupi, 43 anni, difeso dall’avvocato Mauro Masiello, Luciano Giglio 38 anni, anche lui difeso da Giuseppe Guastella, Antonio Montanaro, 42 anni, difeso da Guastella e Luigi De Rosa. Il Riesame ha accolto in pieno le memorie difensive presentate dagli avvocati, assestando un duro colpo all’impianto accusatorio. 

Gli indagati vennero arrestato lo scorso 7 marzo dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale, in esecuzione di un’ordinanza firmata dal gip del tribunale di Brindisi, su richiesta del pm Savina Toscani. Le indagini partirono il 3 marzo, a seguito di una denuncia sporta dalla vittima. Questi ha riferito di aver subito diverse richieste estorsive, alcune delle quali anche all’interno del suo studio legale, per una cifra complessiva pari a 5mila euro.

Ma durante l’interrogatorio di garanzia, i quattro negarono le accuse del professionista, negando di aver mai fatto delle richieste estorsive. Guadalupi, in particolare, spiegò che stava solo cercando un accordo per la rateizzazione della parte residua di una cifra pestata una decina di anni fa.