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Cronaca

Evade dai domiciliari e si va a fare un giro al Sant'Elia: arrestato

Nuovi guai per il brindisino Cosimo Carrisi, di 37 anni. L'uomo, finito più volte alla ribalta delle cronache, è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per evasione dai domiciliari. Il provvedimento gli è stato notificato nella serata di ieri (5 dicembre) dai poliziotti della Sezione volanti al comando del vicequestore Alberto D'Alessandro

BRINDISI – Nuovi guai per il brindisino Cosimo Carrisi, di 37 anni. L’uomo, finito più volte alla ribalta delle cronache, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per evasione dai domiciliari. Il provvedimento gli è stato notificato nella serata di ieri (5 dicembre) dai poliziotti della sezione volanti al comando del vicequestore Alberto D’Alessandro.

Fu proprio una pattuglia delle Volanti impegnata in un servizio antirapina, infatti, che lo scorso 5 novembre intercettò Carrisi mentre camminava per le vie del rione Sant’Elia. I poliziotti lo fermarono e gli chiesero come mai si trovasse in quella zona della città, visto che sul suo capo pendeva una misura Cosimo Carrisirestrittiva in regime di domiciliari con braccialetto elettronico, nella sua abitazione del centro storico.

Il 37enne esibì allora un’autorizzazione a recarsi nell’ufficio postale del centro. Ma fra il centro e il Sant’Elia, in effetti, c’è una bella distanza. E Carrisi non riuscì a fornire valide giustificazioni sulle ragioni per cui si trovasse in quel posto. Già in un’altra circostanze, del resto, lo stesso evase dai domiciliari, facendosi sorprendere per le strade del Sant’Elia.

Accadde il 4 ottobre del 2011. In quell'occasione, però, Carrisi, anziché a piedi, se ne andava in giro in sella a uno scooter di grossa cilindrata. E poi, il 21 gennaio del 2014, Carrisi venne arrestato a seguito della violenta lite che si verificò in contrada Palmarini, a causa di una disputa per un asino rubato.

Il 37enne raggiunse l’abitazione dei rivali a bordo di uno scooter, armato di un revolver. Insieme a lui c’era il 22 Teodoro De Matteis. Quest’ultimo, al culmine delle diatriba, venne investito da un’auto, rimediando una frattura alla gamba. Carrisi finì invece in manette per porto abusivo di armi da fuoco. Ieri, dunque, Carrisi è stato condotto nella casa circondariale in via Appia.

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