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Cronaca Ostuni

Evade i domiciliari per una passeggiata in campagna: arrestato

OSTUNI - Stop ai domiciliari: beccato a passeggio nelle Campagne della Città bianca, Cosimo Lanzillotti (ostunese, di 42 anni), nella serata di martedì scorso è stato tradotto presso il carcere di Brindisi. I carabinieri della stazione di Ostuni - che già in passato avevano dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti e scaturito a seguito delle reiterate violazioni agli obblighi impostigli - stavolta gli hanno contestato la flagranza di reato, per evasione.

OSTUNI - Stop ai domiciliari: beccato a passeggio nelle Campagne della Città bianca, Cosimo Lanzillotti (ostunese, di 42 anni), nella serata di martedì scorso è stato tradotto presso il carcere di Brindisi. I carabinieri della stazione di Ostuni - che già in passato avevano dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti e scaturito a seguito delle reiterate violazioni agli obblighi impostigli - stavolta gli hanno contestato la flagranza di reato, per evasione.

L’uomo, che era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, durante un servizio di controllo, è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione, ossia in viottolo rurale a pochi chilometri dal centro abitato. Dopo le formalità di rito, Lanzillotti è stato così condotto nel carcere di Brindisi.

Nel 2009 il quarantaduenne ostunese finì in manette con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’orticello della sua casa di campagna, i militari della Stazione di Ostuni, coordinati dal comandante Domenico Barletta, nel corso di un blitz, sequestrarono all’interno del suo appartamento oltre 15 grammi di semi di cannabis, illegalmente detenuti. Una coltivazione “da sballo”,  curata a dovere e destinata a fruttare buoni guadagni.

Il personale dell’Arma, trovarono e posero sotto sequestro anche 15 piante verdi di marijuana: alte circa un metro, confuse tra la vegetazione e ben irrorate, grazie ad un sistema di irrigazione opportunamente sistemato e collegato all’impianto di innaffiamento di un vicino casolare.

Una zona peraltro non facilmente raggiungibile, sulla quale i militari posero le loro attenzioni seguendo i movimenti e le tracce del pregiudicato, pedinato e tenuto a lungo sotto controllo. Quando i carabinieri, fecero irruzione nel piccolo podere incolto e abbandonato, in contrada Tamburroni (lungo la strada provinciale Ostuni-Torre Pozzelle), l’uomo era intento ad innaffiare le sue “creature”: un fortino che una volta maturato gli avrebbe fruttato una bella sommetta.

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