L’ex legale del Comune reclama in Tribunale. E chiede danni anche d’immagine
Francesco Trane chiede la reintegrazione: l’Ente rappresentato dalle avvocatesse interne
BRINDISI – Reclama l’ex capo dell’ufficio legale di Palazzo di città. Francesco Trane, per anni alla guida della ripartizione del Comune di Brindisi, dopo essere stato “licenziato” dal commissario Santi Giuffrè ha citato l’Ente in Tribunale per chiedere la reitengrazione, con condanna dell’Amministrazione al pagamento dei danni. Anche per la lesione della propria immagine professionale.
Le parti si vedranno in Tribunale tra qualche giorno, data stabilita per la “comparizione” dopo che Trane ha proposto “reclamo” in seguito al rigetto del ricorso inizialmente presentato, all’indomani della decisione assunta da Giuffrè il 13 giugno scorso. Il professionista di Brindisi chiedeva di “assumere tutti i provvedimenti di urgenza idonei ad assicurare interinalmente gli effetti della decisione nel merito e di ordinare al Comune” la riassunzione nell’incarico di dirigente responsabile del settore Affari Legali. Anche perché – sostiene - esiste un contratto di lavoro individuale sottoscritto in data 4 gennaio 2017 che andrà a scadere il 31 dicembre 2019.
A Palazzo di città, la struttura commissariale non ha cambiato idea e ha confermato incarico alle due avvocatesse interne, Monica Canepa ed Emanuela Guarino, ex colleghe di Trane. Il conferimento è stato deciso da Giuffré il 22 settembre con delibera (con i poteri della Giunta), alla presenza del nuovo segretario generale, Pasquale Greco.