Falcone difende l'obbligatorietà dell'azione penale, Vitali gli dice che non può farlo
BRINDISI – Nel suo discorso subito dopo l’elezione a presidente della Camera Penale brindisina, ha spezzato una lancia a favore dell’obbligatorietà dell’azione penale, principio che deve restare uno dei pilastri della giustizia in Italia, ed ha criticato il berlusconismo dilagante che invece lo mette in discussione. Tanto è bastato all’avvocato Marcello Falcone per ricevere oggi una critica pubblica da parte dell’onorevole Luigi Vitali, uno che per Berlusconi le leggi le pensa e le scrive (ma attento al “costituzionalista” Sardelli).
BRINDISI – Nel suo discorso subito dopo l’elezione a presidente della Camera Penale brindisina, ha spezzato una lancia a favore dell’obbligatorietà dell’azione penale, principio che deve restare uno dei pilastri della giustizia in Italia, ed ha criticato il berlusconismo dilagante che invece lo mette in discussione. Tanto è bastato all’avvocato Marcello Falcone per ricevere oggi una critica pubblica da parte dell’onorevole Luigi Vitali, uno che per Berlusconi le leggi le pensa e le scrive (ma attento al “costituzionalista” Sardelli).
“Nel fare gli auguri al neo presidente della Camera Penale di Brindisi avv. Marcello Falcone – scrive Vitali in un comunicato - mi spiace constatare che egli abbia voluto evidenziare sin da subito la sua collocazione politica esprimendosi contro il Presidente del Consiglio. Ritenevo e ritengo che quando si riveste un ruolo così importante lo si debba fare con sobrietà, contro nessuno e soprattutto nell'intesse della categoria; così come sino ad oggi si e' verificato a Brindisi dove i fondatori e molti past president, pur provenendo da ambienti e culture di centrodestra, non hanno mai espresso giudizi politici”.
Ma non è forse vero che le Camere Penali a livello nazionale hanno più volte invece aderito a campagne come quella sulla separazione delle carriere tra magistratura giudicante ed inquirente? E chi l’ha tirata fuori per primo questa idea, se non Berlusconi? Non si può chiedere che a Brindisi l’organismo di rappresentanza dei penalisti sia ingessato e a Roma no. E cosa dovrebbe fare la Camera penale, se non occuparsi di questi problemi?
Ma Vitali richiama Falcone: “Essendo anch'io un iscritto della Camera penale di Brindisi e notoriamente schierato nel centrodestra non mi resta che augurarmi che il collega Falcone sia in grado e voglia rappresentare anche me: chiaramente come avvocato e non come politico”. Ma da alcuni settori dell’avvocatura penale fresca di rinnovo delle cariche la risposta arriva a stretto giro: “Non ci risulta che il collega Vitali abbia consultato la categoria prima delle sue sortite parlamentari sulla giustizia. Non si può cancellare il diritto di critica negli organismi forensi”.