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Cronaca Fasano

Pesce non tracciato, scatta il sequestro e la multa

Nei guai il titolare dell'esercizio commerciale. Proseguono i controlli della Capitaneria di Porto di Brindisi

FASANO - Pesce non tracciato, scatta il sequestro. E la multa per il titolare dell'esercizio commerciale. E' accaduto a Fasano, dopo i controlli sulla filiera ittica da parte del personale della Guardia Costiera di Brindisi. In un centro di distribuzione di prodotti ittici, il nucleo di polizia giudiziaria della Capitaneria di Porto, sotto il coordinamento del centro di controllo di area della pesca della Direzione marittima di Bari (sesto Ccap), hanno rinvenuto del prodotto ittico sprovvisto di qualsiasi informazione che ne indicasse il nome, la provenienza, lo stabilimento autorizzato a norma Ce alla lavorazione, nonché la ditta produttrice.

A questo punto, allo scopo di prevenire che tale prodotto non conforme finisse sulle tavole di ignari clienti, si è proceduto al sequestro finalizzato alla distruzione. Tra l'altro, sono stati sequestrati quattro esemplari di "verdesca", conosciuto anche come squalo azzurro, la quale pesca a livello dilettantistico è vietata, mentre nell'ambito professionale è concessa la cattura occasionale. Inoltre, la verdesca, assieme ad altri squaliformi, è una delle materie prime più utilizzate come sostituto fraudolento del pesce spada, in quanto, solitamente commercializzato senza la pelle oppure in tranci o filetti e per i consumatori è più difficile rendersi conto di cosa stanno acquistando. Per il titolare dell’esercizio è scattata la contestazione dell'illecito amministrativo, che prevede l'erogazione di una sanzione amministrativa fino a un importo massimo di 4.500 euro.

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Il comandante della Capitaneria di Porto "raccomanda agli operatori del settore ittico il rispetto delle procedure di conservazione previste dal proprio manuale di autocontrollo Haccp, inoltre, l'obbligatorietà dell'apposizione delle etichette indicanti le informazioni sulla natura del prodotto, come previsto dalle normative vigenti. Di fondamentale importanza risulterà anche la data di lavorazione, quella di scadenza e il numero del lotto di riferimento. La corretta lavorazione da parte dell'operatore garantirà, a chi controlla e a chi consuma il pesce, la trasparente tracciabilità del prodotto ittico".

Si ricorda che le Capitanerie di Porto, in regime di dipendenza funzionale diretta dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, svolge funzioni specialistiche, riguardanti l'attività di vigilanza e controllo sulle attività di pesca marittima e acquacoltura, sia nel commercio che nella somministrazione dei prodotti ittici. Gli uffici della Capitaneria di Porto di Brindisi restano a disposizione degli operatori del settore per qualsiasi chiarimento in merito.
 

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