rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

“Ferito negli affetti, questo mi turba”

CAROVIGNO - “Non ci faremo intimorire”. Era comprensibilmente turbato il sindaco di Carovigno, a poche ore di distanza dall’attentato incendiario alle sue auto. Ma per nulla scalfito nella propria determinazione: “Non ci fermeranno”, ha detto Vittorio Zizza, primo cittadino a capo di una coalizione di centrodestra e dirigente provinciale del Pdl. “I miei sentimenti sono quelli di un padre spaventato, ma per quel che riguarda l’attività politica nessuno potrà nulla, non ci abbattiamo per nessuna ragione, neppure dinanzi a gesti di una simile viltà”.

CAROVIGNO - “Non ci faremo intimorire”. Era comprensibilmente turbato il sindaco di Carovigno, a poche ore di distanza dall’attentato incendiario alle sue auto. Ma per nulla scalfito nella propria determinazione: “Non ci fermeranno”, ha detto Vittorio Zizza, primo cittadino  a capo di una coalizione di centrodestra e dirigente provinciale del Pdl. “I miei sentimenti sono quelli di un padre spaventato, ma per quel che riguarda l’attività politica nessuno potrà nulla, non ci abbattiamo per nessuna ragione, neppure dinanzi a gesti di una simile viltà”.

Qualcuno è entrato nella sua proprietà privata, si trattava sicuramente, così come documentano i filmati del sistema di videosorveglianza della villetta lungo la via per Torre Santa Sabina, di un attentatore solitario. E’ stato utilizzato un candelotto da pesca per far saltare in aria una delle due autovetture parcheggiate sul piazzale. Lui era all’interno, con la sua famiglia. E stava dormendo. Ha chiamato i vigili del fuoco, ha temuto per la propria incolumità. Le fiamme erano molto alte, l’esplosione aveva fatto tremare i muri.

“I carovignesi sono persone per bene, quello che governo è un paese fatto di gente che lavora dalla mattina alla sera, ininterrottamente. “Non intendiamo minimizzare il problema, ma non abbiamo nessun dubbio sul fatto che la nostra comunità – ha proseguito Zizza – risponderà con forza a quello che è accaduto. La legalità viene prima di ogni altra cosa, e qui c’è tutta gente onesta”.

Sulle ragioni è mistero, saranno gli investigatori a dover fare luce. Il movente è ignoto, non è neppure stato chiarito se sia da ricercare nella sfera politica o in quella privata. “Ringrazio davvero tutti per i numerosi attestati di solidarietà che già in queste ore mi sono giunti da ogni forza politica. Il fatto che siano arrivati da esponenti di ogni parte, mi fa intendere che c’è davvero la volontà unanime di condannare fatti come quello che mi è accaduto questa notte”.

Zizza non ha alcuna intenzione di mollare: “Posso solo dire che la mia serenità, la mia determinazione nel lavoro che faccio, nel ruolo di sindaco che dovrò ricoprire ancora per un anno, non verranno minimamente intaccati. Perché è dovere di chi amministra tenere fuori dalla porta i problemi perché si possa operare serenamente per il bene dei cittadini”.

Sconvolto e incredulo, Zizza. Ma non per questo demoralizzato. Non ha rifiutato di parlare, così come impone il proprio ruolo istituzionale. E’ stato interrogato dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni, al comando del capitano Ferruccio Nardacci. Non saprebbe dire perché la criminalità lo abbia preso a bersaglio, se si tratti di una vendetta per un episodio specifico o di un gesto da inserire in uno scenario più complesso. Si va avanti, fino a fine mandato. Sulle cause e sugli autori sarà fatta chiarezza.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Ferito negli affetti, questo mi turba”

BrindisiReport è in caricamento