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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

Feritore dimesso e poi ai domiciliari

BRINDISI - Pietro Letizia, 38 anni, responsabile dell'accoltellamento del 20enne Giampaolo Gravina, è stato dimesso in tarda nottata dall'ospedale, con 7 giorni di prognosi per il pestaggio ricevuto ed arrestato, col beneficio dei domiciliari, su disposizione del pm di turno Giuseppe De Nozza. Risponde di detenzione illegale di coltello e lesioni volontarie aggravate. Gravina, invece è ricoverato sotto osservazione con 15 giorni di prognosi nel reparto di Chirurgia. Tutti gli altri componenti del branco di aggressori guidati da Gravina è stato identificato.

BRINDISI - Pietro Letizia, 38 anni, responsabile dell'accoltellamento del 20enne Giampaolo Gravina, è stato dimesso in tarda nottata dall'ospedale, con 7 giorni di prognosi per il pestaggio ricevuto ed arrestato, col beneficio dei domiciliari, su disposizione del pm di turno Giuseppe De Nozza. Risponde di detenzione illegale di coltello e lesioni volontarie aggravate. Gravina, invece è ricoverato sotto osservazione con 15 giorni di prognosi  nel reparto di Chirurgia. Tutti gli altri componenti del branco di aggressori guidati da Gravina è stato identificato.

Nei loro confronti, però la polizia potrà procedere solo su querela di parte, nel caso in cui Letizia dovesse denunciare i picchiatori che lo hanno gonfiato di botte solo, sembrerebbe, per uno sguardo di troppo nei confronti di una donna. Erano circa le 18.45 quando nei pressi del bar “La Lanterna” di via Basilicata a Mesagne, arrivano prima in due che aggrediscono il 38enne Pietro Letizia, sembra dopo uno sguardo di troppo nei confronti della ragazza di uno do loro. Dalla classica frase “che hai da guardare?” scoppia la prima scazzottata, nel corso della quale Letizia viene pestato a dovere ma si difende e contrattacca, accoltellando all'addome uno dei suoi aggressori con un serramanico.

Il ferito è il 21enne Giampaolo Gravina, nipote del ben più noto  Francesco Gravina detto “Gabibbo” arrestato il 27 gennaio scorso per la spedizione punitiva che risultò mortale nei confronti di Giancarlo Salati, l’ex contrabbandiere ammazzato perché odiato dal boss Massimo Pasimeni, e figlio di Antonello Gravina con precedenti tra l'altro per associazione mafiosa perchè affiliato alla Scu.

Subito dopo il ferimento di Gravina, scatta la seconda spedizione punitiva contro Letizia, reo di essersi ribellato al pestaggio accoltellando uno dei suoi aggressori, da parte di altre tre persone almeno. In quattro, praticamente contro uno. Tutti i protagonisti della vicenda sono stati identificati dagli investigatori guidati dall'ispettore Roberto Barone e dal sostituto commissario Domenico Conte. Letizia e Gravina, feriti erano  stati trasportati all'ospedale Perrino di Brindisi.

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