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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La festa della Repubblica a Brindisi: conferite sei onorificenze e due medaglie

Si è svolta presso piazza Santa Teresa la celebrazione del 71esimo anniversario della festa della Repubblica. Prima uscita pubblica per il prefetto Valenti e il commissario Giuffré

BRINDISI – Prima uscita pubblica a pochi giorni dal loro insediamento per il prefetto di Brindisi, Valerio Valenti, e il commissario prefettizio del Comune di Brindisi, Santi Giuffré, in occasione della celebrazione del 71esimo anniversario della festa della Repubblica che si è svolta stamani nello scenario di una piazza Santa Teresa illuminata da un caldo sole estivo.

IL VIDEO DELLA CERIMONIA

La manifestazione, organizzata dalla prefettura d’intesa con il Comune di Brindisi e la Brigata Marina San Marco  e  con il concorso dei comandi provinciali delle forze di Polizia e delle altre Forze Armate, ha visto anche la partecipazione del coro di voci bianche del  1° e 2° Circolo di Mesagne e dell’Istituto Comprensivo di San Pancrazio Salentino nonché del Complesso Musicale Municipale  Città di Francavilla Fontana. Sono stati i bimbi a intonare l’inno di Mameli, durante la cerimonia dell’alzabandiera, e l’Inno alla Gioia, al termine della celebrazione.

Il commissario Santi Giuffré e il prefetto Valerio Valenti-2

Nel corso dell’evento sono state consegnate le onorificenze di cavaliere al professore Michele Basile, docente di Scienze motorie e sportive in quiescenza, ad Antonio Chirivì, ispettore capo della Polizia in quiescenza, a Francesco Lorusso, manager della società “Franco Lorusso & Csas, Francesco magazzino, capo reparto esperto dei vigili del fuoco, Angelo Rocco Urso, sovrintendente capo della Polizia di Stato in quiescenza, Gianfranco Melfi, capo aiutante della Marina Militare.

Festa della Repubblica: le foto di Alessandro Muccio

Dopo l’alzabandiera ed il consueto omaggio al monumento ai Caduti con la deposizione della corona, è stata data lettura del messaggio inviato dal presidente della Repubblica ai prefetti. In particolare, il Presidente Mattarella ha ricordato come i Prefetti siano fortemente impegnati a garantire la coesione sociale e istituzionale e la sicurezza dei cittadini, sottolineando l’impegno profuso nella tutela delle persone più deboli, nella gestione degli eventi di protezione civile, nel soccorso e nell’accoglienza dei migranti, nel contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo.

Festa repubblica 2017 5-2

Il prefetto di Brindisi, nella sua allocuzione, ha evidenziato l’importanza di celebrare ogni anno questa ricorrenza per “rivivere le emozioni ed i sentimenti che accompagnarono la nascita della Repubblica”  e raccontare ai giovani “dei sacrifici che portarono a tale conquista e della gratitudine che dobbiamo alle donne ed agli uomini che ci hanno permesso di vivere consapevolmente queste libertà”. 
Nella necessità di continuare a dare nuova linfa alle istituzioni democratiche, il èrefetto ha fatto un richiamo alle nuove sfide che attendono la nostra società, sottoposta ad una profonda trasformazione alla luce dello svilupparsi del fenomeno dell’immigrazione che impone un processo d’integrazione per raggiungere nuovi e più stabili equilibri, rafforzando la coesione sociale. 
 

Le foto della festa della Repubblica

Inoltre sono state consegnate le medaglie d’onore a due deceduti. Clemente Musa, nato nel 1923, ha partecipato alla Seconda guerra mondiale come radiotelegrafista del genio militare, inviato al distaccamento in Francia, dal giugno 1943, fu catturato e deportato nel settembre dello stesso anno in un lager tedesco, Stammlagwer Kgf Saarbrucken, ricongiungendosi ai suoi famigliari, a Fasano solo nel 1945, dove con orgoglio e determinazione riprese le redini dell’azienda chiusa in sua assenza.

Giacomo Rosati, nel nel 1992, fu richiamato alla armi nel regio esercito nel gennaio del 1942. Promosso caporale ed assegnato al 9’ reggimento fanteria, nel giugno dello stesso anno è destinato a Rodi al 47esimo reggimento. Il 9 settembre ’43 è catturato dai tedeschi ed internato in un campo di concentramento in Germania dove viene sottoposto ai più duri lavori. Liberato dagli alleati, continuò a vivere in Germania dove nel frattempo aveva conosciuto una ragazza che successivamente sposò portandola con sé in Italia nell’ottobre del 1945. 

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