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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Flash/ Nuovo interrogatorio Vantaggiato

BRINDISI - Non ha forse detto ancora tutto, Vanni, lo stragista della Morvillo. Ed è per questa ragione che alle 16, oggi, al fianco dell’avvocato Franco Orlando, Giovanni Vantaggiato è stato sottoposto a un nuovo interrogatorio nel carcere di Lecce. L’audizione del pm della procura di Brindisi, è ancora in corso e verterebbe tutta sul tentato omicidio di Cosimo Parato, l’uomo di Torre Santa Susanna che il 68enne di Copertino, due volte reo confesso, ha tentato di fare fuori con una bici bomba posizionata il 24 febbraio 2008 davanti alla sua abitazione.

BRINDISI - Non ha forse detto ancora tutto, Vanni, lo stragista della Morvillo. Ed è per questa ragione che alle 16, oggi, al fianco dell’avvocato Franco Orlando, Giovanni Vantaggiato è stato sottoposto a un nuovo interrogatorio nel carcere di Lecce. L’audizione del pm della procura di Brindisi, è ancora in corso e verterebbe tutta sul tentato omicidio di Cosimo Parato, l’uomo di Torre Santa Susanna che il 68enne di Copertino, due volte reo confesso, ha tentato di fare fuori con una bici bomba posizionata il 24 febbraio 2008 davanti alla sua abitazione.

Parato è vivo per miracolo. E’ la testimonianza che le indagini sono tutt’altro che chiuse e che, per lo meno sul fronte brindisino, si va avanti. E’ la quinta volta dalla notte fra il 6 e il 7 giugno in poi che Vantaggiato viene ascoltato dai magistrati che indagano su di lui nell’ambito dell’una o dell’altra inchiesta che, va specificato, procedono separatamente.

Quanto ai fatti di Torre Santa Susanna, un fascicolo che stava per essere chiuso con un’archiviazione, un attentato su cui Vantaggiato ha ammesso le proprie responsabilità il 18 giugno scorso, va detto che la vittima riportò ferite gravissime, è sopravvissuto per miracolo e ha poi affrontato il processo avviato proprio sulla base delle accuse mosse dall’imprenditore di Copertino che riteneva di aver subito una truffa da 343 mila euro nel settore dei carburanti agricoli.

Parato fu condannato il 19 aprile scorso, in primo grado, sentenza del Tribunale di Brindisi che è stata impugnata e che è stata citata da Vantaggiato quando i pm gli hanno chiesto di fornire un movente sull’esplosione in cui perse la vita la sedicenne Melissa Bassi e rimasero ferite altri 9 studenti: “Un atto dimostrativo”, così fu qualificata l’esplosione telecomandata di tre bombole di gas davanti alla scuola, nel corso di uno dei cinque interrogatori sostenuti, un gesto di cui si era reso responsabile perché si riteneva “vittima di una organizzazione dedita alla truffa”.

Lo stragista, dopo l’interrogatorio sostenuto il 9 giugno davanti al gip Ines Casciaro per la convalida del fermo è stato riascoltato poi altre due volte, una il 18 giugno, quando confessò l’attentato di Torre Santa Susanna, e poi il 9 luglio, dopo essere stato arrestato su ordinanza anche per quei fatti che risalgono al 24 febbraio del 2008.

Sempre agli inizi di luglio ha parlato l’uomo scampato al peggio, fornendo alla procura di Brindisi una propria verità infarcita di informazioni sulla vita dell’ex socio in affari. Tracciò un profilo dell’imprenditore di Copertino con cui aveva tranciato ogni rapporto dopo una visita della guardia di finanza nel deposito della Marchello Sas, la ditta intestata alla moglie di Vantaggiato, Giuseppina. E fornì una propria ricostruzione.

Parato l’ha ribadita in tv, venerdì sera, non senza riferirsi anche alla strage della scuola Morvillo Falcone: “Non può aver fatto tutto da solo, qualcuno lo accompagnava a fare i sopralluoghi. Io l’ho sempre visto in giro con la moglie. Per l'attentato alla scuola credo che qualcuno abbia condiviso con lui questo atto”.

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