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Flash/ Scu, blitz all’alba: 18 arresti

TARANTO - Nuovo colpo alla Scu. Alle prime luci dell'alba, nei comuni di Manduria, in provincia di Taranto, e di Francavilla Fontana, agenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto, unitamente a colleghi del Commissariato di Manduria, hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare, di cui 16 in carcere e 2 agli arresti domiciliari. Sono contestati i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, relativo al possesso di armi ed esplosivi, ad attentati dinamitardi, tentato omicidio, rapina, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti e spari in luogo pubblico.

TARANTO - Nuovo colpo alla Scu. Alle prime luci dell'alba, nei comuni di Manduria, in provincia di Taranto, e di Francavilla Fontana, agenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto, unitamente a colleghi del Commissariato di Manduria, hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare, di cui 16 in carcere e 2 agli arresti domiciliari. Sono contestati i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, relativo al possesso di armi ed esplosivi, ad attentati dinamitardi, tentato omicidio, rapina, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti e spari in luogo pubblico.

I provvedimenti cautelari sono stati chiesti dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Lecce nei confronti di una organizzazione criminale che fa riferimento al boss Vincenzo Stranieri, noto esponente di spicco della Sacra Corona Unita, attualmente detenuto in regime di 41 bis. All'operazione hanno partecipato 90 agenti di Polizia ed il Reparto cinofili della Polizia di Stato. L'operazione è stata denominata “Giano”.

Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Antonia Martalò su richiesta del pm Alessio Coccioli, ci sono oltre a Stranieri la moglie, Paola Malorgio, il genero Alessandro D’Amicis, il cognato Giovanni Malorgio, il figlio di quest'ultimo, Nazareno, Pietro Tondo, Vito Mazza e Giovanni Caniglia. Stranieri, ex braccio destro di Pino Rogoli (leader della Sacra corona unita), è detenuto da 27 anni, 19 dei quali trascorsi in isolamento. La figlia del pregiudicato, Anna, si era spesa in questi anni affinchè fosse revocato il 41 bis al padre, ricoverato spesso nei reparti di psichiatria delle carceri in cui è stato recluso.

Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Lecce, l'ex boss continuava a dare ordini dal carcere. Ed il gruppo di Stranieri avrebbe continuato in tutti questi anni ad essere attivo e presente sul territorio e, in concreto, la potenzialità organizzativa del gruppo criminale non sarebbe mai venuta meno.

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