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Cronaca

Fotovoltaico e sfruttamento, il Riesame esclude l'accusa di riduzione in schiavitù

LECCE – Nessuna schiavitù. Colpo di scena nell'inchiesta sul fotovoltaico legato ai lavoratori della Tecnova. Il tribunale del Riesame annulla e lascia decadere il capo d'accusa dell'associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù. Cancellato il reato più grave ed infamante nell'ambito dell'inchiesta. Restano in piedi le altre imputazioni che, lo scorso 20 aprile avevano, in un blitz congiunto di Guardia di Finanza di Brindisi e Squadra mobile di Lecce, portato all'arresto di nove persone fra soci, amministratori e capi cantiere della società italo-spagnola.

LECCE – Nessuna schiavitù. Colpo di scena nell'inchiesta sul fotovoltaico legato ai lavoratori della Tecnova. Il tribunale del Riesame annulla e lascia decadere il capo d'accusa dell'associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù. Cancellato il reato più grave ed infamante nell'ambito dell'inchiesta. Restano in piedi le altre imputazioni che, lo scorso 20 aprile avevano, in un blitz congiunto di Guardia di Finanza di Brindisi e Squadra mobile di Lecce, portato all'arresto di nove persone fra soci, amministratori e capi cantiere della società italo-spagnola.

Le accuse, erano associazione a delinquere finalizzata alla riduzione e al mantenimento in schiavitù, quella appunta annullata definitivamente dal tribunale della libertà, ma anche estorsione, favoreggiamento della condizione di clandestinità di cittadini extracomunitari e truffa aggravata ai danni dello Stato. In manette finirono l'amministratore Nunez Gutierrez, poi il 25enne brindisino con incarichi da factotum Manuele Costabile, 25enne, Cosima De Michele, 57enne; il 22enne Marco Damiani Bagnolo, Annamaria Sonetti, 27enne di San Pietro Vernotico e Tatiana Tedesco, 26enne di Brindisi, entrambe segretarie; Martin Denowebu (34 anni del Ghana, capocantiere residente a Lecce), Braim Lebhihe (26 anni del Marocco residente a Brindisi), Veronica Yanette Guibert Alonso (34enne di Cuba residente a Surbo).

Risultarono irreperibili il giorno del blitz - denominato Operazione Sunset - Didier Canedo Gutierrez, 20 anni, nato a Morges in Spagna e domiciliato a Brindisi, socio Tecnova; Josè Fernando Martinez Bascunana, 38 anni, nato a Cartagena (Spagna) e domiciliato a Brindisi, socio amministratore Tecnova; Luis Miguel Cardenas Castellanos, 33 anni, nato a Manizales (Colombia), socio Tecnova; Laura Garcia Martin, 32 anni, nata a Zamora (Spagna) e domiciliata a Brindisi;Andreas Felipe Higuera Castellanos, 33 anni, nato in Colombia e domiciliato a Brindisi e Francisco Josè Luque Jimenez detto Chico, 35 anni, nato in La Rambla – Cordoba (Spagna).

Per tutti loro decade, quindi, il capo d'imputazione più pesante. Il Riesame si è pronunciato in questi termini fermo restando che le motivazioni del provvedimento saranno depositate nei prossimi giorni. E solo dopo si conosceranno le ragioni che hanno spinto il collegio giudicante ad annullare la parte dell'ordinanza che riguardava l'accusa più grave. Ad assistere gli imputati, fra gli altri, gli avvocati Cannoletta, Giannuzzi, Massari, Leo e Tramacere.

Ma intanto proprio una storia dai campi del fotovoltaico del Salento è il tema dell'inchiesta di Mario Sanna che Rai News proporrà stasera, alle 20.35 su digitaleterrestre, Canale 508 di Sky, Live Streaming su www.rainews24.it. Una vicenda di insolita gravità che emerge dall'indagine condotta in queste settimane dalla Procura di Lecce. Lo scenario del reato di riduzione in schiavitù ipotizzato dagli inquirenti ed escluso invece dal Riesame non sono i campi della raccolta dei pomodori gestiti dal caporalato, ma quello più sofisticato della green economy dei campi fotovoltaici salentini (tra Lecce, Taranto e Brindisi), dove alcune centinaia di lavoratori immigrati avrebbero subito per mesi ogni sorta di sopruso.

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