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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Carovigno

Franca è morta, donazione degli organi

CAROVIGNO - Dichiarata la morte cerebrale nel pomeriggio, già dopo la mezzanotte si potrà procedere all'espianto degli organi. Francesca Sbano ha raggiunto sua figlia Benedetta. Non ci saranno autopsie, ma solo l'ultimo viaggio insieme.

CAROVIGNO - Un ultimo atto di generosità, prima di chiudere un’inchiesta su fatti che sono ormai chiari, per responsabilità che non possono più essere attribuite a nessuno. Nel tardo pomeriggio di oggi i medici dell’ospedale Perrino di Brindisi hanno dichiarato la morte cerebrale della 32enne che si è tolta la vita dopo aver ucciso, forse avvelenato con una dose di diserbante, la figlioletta di tre anni, a Carovigno.

Dopo la mezzanotte, trascorse le sei ore previste dalle procedure, si potrà provvedere quindi all’espianto rispetto al quale si è già espresso con parere favorevole il pm Pierpapolo Montinaro. Si valuterà solo al momento dell’intervento quali organi siano nelle condizioni di essere donati: le ferite riportate dalla donna sono così gravi che, a quanto sembra, potranno essere trapiantate solo le cornee.

Il magistrato, ad ogni modo, in seguito all’accertamento del decesso avrebbe stabilito di non disporre alcun accertamento autoptico sulla piccola vittima della disperazione della mamma. Non vi sono infatti più responsabilità penali da attribuire. Stando a quanto è stato stabilito, al momento solo informalmente, i funerali potrebbero essere celebrati domani pomeriggio alle 15,30 a Carovigno, nella chiesa di Santa Maria del Soccorso.

La cerimonia per l’addio sarà unica per madre e figlioletta: saranno insieme, quindi, Franca e Benedetta, proprio come in quella fotografia pubblicata su Facebook. Unite, nell’ultimo viaggio, proprio come la lucida follia di una madre disperata ha deciso, per quanto possa sembrare ingiusto, esagerato rispetto alle ragioni per cui quell’orribile gesto è stato compiuto.

Quanto alle modalità con cui è stato provocato il decesso della bimba, si pensa all’avvelenamento con un diserbante. Ma sarà forse ininfluente assodare nel dettaglio cosa sia accaduto nell’abitazione di via Monteverdi, la sera del Lunedì dell’Angelo.

Tutte le spiegazioni sui perché, le ha fornite Franca in quattro lettere manoscritte sequestrate dal pm. Lì c’è tutto, il resto, non essendovi più un fascicolo, un ipotesi di reato e una condanna esemplare da infliggere, importa poco. Importa solo, ora, che riposino in pace.

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