Giro di francobolli contraffatti in carcere: due brindisini a processo
I brindisini Giuseppe Polito e Andrea Reho rinviati a giudizio insieme ad altri due detenuti. Un quinto ha patteggiato
Arriva la prima sentenza nell’ambito dell’inchiesta su un giro di francobolli contraffatti nel carcere di Lecce partita nel marzo del 2018. In mattinata, William Monaco, il 31enne leccese noto alla cronaca per il suo coinvolgimento nell’operazione “Eclisse”, ha patteggiato 12 mesi di reclusione per ricettazione e del tentato utilizzo di prodotti contraffatti, col giudice della seconda sezione penale Fabrizio Malagnino che ha così accolto l’istanza avanzata attraverso l’avvocato difensore Mariangela Calò.
Quanto agli altri quattro detenuti coinvolti nello stesso procedimento, per i quali come per Monaco, il pubblico ministero Carmen Ruggiero, titolare del fascicolo, aveva disposto la citazione diretta a giudizio, il processo si aprirà il 18 febbraio dinanzi al got Roberta Maggio.
Al banco degli imputati per ricettazione, siederanno: Roberto Napoletano, 34 anni, di Squinzano Cantigno Servidio, 53, di Scalea (in provincia di Cosenza) e i brindisini Giuseppe Polito, di 31 anni, e Andrea Reho, di 29. A difenderli ci penseranno gli avvocati Elvia Belmonte, Antonio Savoia, Francesco Stella, Pietro Russo e Antonio Foti.
Durante le indagini, all’esito delle perquisizioni svolte nelle celle, gli agenti della polizia penitenziaria sequestrarono centinaia di francobolli falsificati, dal valore di 95 centesimi l’uno, alcuni dei quali già presenti sulle buste pronte per essere spedite: il numero maggiore (116) risultò appartenere a Monaco.