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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Frutti di mare di dubbia provenienza: sequestro in un ristorante di Brindisi

Cozze, fasolari e cannolicchi privi tracciabilità stavano per essere serviti ai tavoli. Multa salata per il ristoratore

BRINDISI – Cozze, fasolari e cannolicchi: frutti di mare prelibatissimi, ma privi di alcuna tracciabilità, sono stati sequestrati stamani (16 novembre) dai militari della Capitaneria di porto al comando del capitano di vascello Salvatore Minervino, in un ristorante di Brindisi.  Da quanto appurato dal personale della Sezione di polizia marittima, il prodotto era privo di qualsiasi documento che ne attestasse la provenienza e di lì a poco sarebbe stato servito sulle tavole di ignari clienti. 

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Al fine di accertare e certificare la provenienza dei prodotti, i mitili devono essere etichettati e tracciati e, oltretutto, devono obbligatoriamente transitare da centri ittici specializzati dove vengono puntualmente esperiti controlli chimico-batteriologici sui prodotti approvvigionati e sulle acque utilizzate per la depurazione.

Oltre al sequestro amministrativo del pescato, che, è stato distrutto in presenza della parte, al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo massimo di 4mila 500 euro.

La Capitaneria invita gli utenti a non  fare “acquisti di prodotto ittico del quale non è nota la provenienza, soprattutto presso improvvisati banchetti di vendita per le vie cittadine, dove la vendita avviene in assenza di qualsiasi garanzia igienico”. Per qualsiasi segnalazione si ricorda che sono attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 il numero di centralino della Sala Operativa 0831521022 e la casella di posta elettronica so.cpbrindisi@mit.gov.it mentre, per le sole emergenze in mare, il numero blu 1530.

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