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Cronaca

Antonella, funerale in abito da sposa

PUTIGNANO – L’abito bianco delle spose: così è stata vestita per il suo ultimo viaggio Antonella Riotino, la 21enne di Putignano uccisa dal suo fidanzato di tre anni più giovane che piange e si dispera in attesa dell’interrogatorio di convalida del fermo, che si terrà lunedì davanti al gip di Bari, Marco Guida. L’abito bianco per Antonella è una volontà della madre, la bara è circondata da fiori bianchi e aspetta nella chiesetta dei Cappuccini attigua all’ospedale. I funerali si terranno domani, domenica, alle 15,30 ma nella non lontana chiesa del Carmine. A ccanto al feretro, c’è il gonfalone della scuola che frequentavano i due ragazzi l’Iiss “Agherbino”. Per oggi il sindaco della cittadina, Gianvincenzo Angelini De Miccolis, aveva proclamato il lutto cittadino.

PUTIGNANO – L’abito bianco delle spose: così è stata vestita per il suo ultimo viaggio Antonella Riotino, la 21enne di Putignano uccisa dal suo fidanzato di tre anni più giovane che piange e si dispera in attesa dell’interrogatorio di convalida del fermo, che si terrà lunedì davanti al gip di Bari, Marco Guida. L’abito bianco per Antonella è una volontà della madre, la bara è circondata da fiori bianchi e aspetta nella chiesetta dei Cappuccini attigua all’ospedale. I funerali si terranno domani, domenica, alle 15,30 ma nella non lontana chiesa del Carmine. A ccanto al feretro, c’è il gonfalone della scuola che frequentavano i due ragazzi l’Iiss “Agherbino”. Per oggi il sindaco della cittadina, Gianvincenzo Angelini De Miccolis, aveva proclamato il lutto cittadino.

Antonio Giannadrea, l’omicida 18enne, secondo il suo avvocato si trova sotto shock, alterna stati di disperazione e pianto a comportamenti  di palese inconsapevolezza dell’accaduto. Ma per lui l’ipotesi di reato è quella di omicidio volontario premeditato, perché non si esce di casa per andare ad un incontro armati di coltello da cucina. E tra Antonella ed Antonio di incontri ve ne erano stati anche nei giorni precedenti l’omicidio, almeno due. Il delitto mercoledì sera alle 22, nei pressi della scarpata dove poi lo stesso ragazzo ha fatto ritrovare il corpo della ex fidanzata, in un banale tentativo di depistaggio subito smascherato. Poi il crollo dopo ore di interrogatorio nella sede della compagnia carabinieri di Gioia del Colle, la confessione.

Cosa sia successo prima del delitto non è assolutamente chiaro perchè il diciottenne, durante la confessione, è riuscito solo a chiarire la dinamica dei suoi spostamenti. Ha spiegato però come ha ucciso la ragazza: l'ha soffocata, l'ha presa a pugni sul volto fino a fratturarle il setto nasale; ha detto di averle dato quattro coltellate (due al petto e due alla gola), ma non è riuscito a spiegare i motivi del delitto. “Il movente dell'omicidio - spiega il difensore del 18enne, Franco Matarrese  - non è chiaro neppure al giovane: credo non si sia ancora reso conto di quello che è accaduto”.

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