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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cellino San Marco

Viticoltori messi in ginocchio da furti e razzie. Nel mirino anche ex sindaco

Irruzione nel terreno di Salvatore De Luca, ex sindaco di Cellino, attualmente consigliere comunale: "Pregiudicato il 60-70 percento del raccolto, questi episodi sono un fallimento della comunità". Da più di un anno va avanti l'escalation di furti e atti di vandalismo

CELLINO SAN MARCO – Non c’è ancora un argine alla serie di furti e danneggiamenti nei vigneti della fascia sud della provincia di Brindisi, al confine con quella di Lecce. Una piaga che si trascina da più di un anno miete di continuo nuove vittime, mettendo in ginocchio un settore vitale per l’economia locale. Uno degli ultimi a finire nel mirino dei predoni è stato Salvatore De Luca, ex sindaco di Cellino San Marco, attualmente consigliere comunale. La scorsa settimana il vigneto di De Luca situato in agro di Cellino ha subito un’incursione devastante.

“Tutti i tralci (si tratta di tralci ancora teneri, quindi facilmente attaccabili, ndr) – spiega a BrindisiReport l’ex primo cittadino – sono stati rotti, pregiudicando il 60-70 percento del raccolto di quest’anno. L’anno prossimo cercheremo di sistemare con la potatura”. I danni sono pesantissimi, ma De Luca (foto in basso) non si perde d'animo. “In pratica – ironizza - è come se avessimo vendemmiato con qualche mese di anticipo. Voglio cercare di sdrammatizzare, ma di certo non ci rimani bene quando avvengono questi episodi. Il rammarico è fortissimo. Per un viticoltore, quando ti toccano un vigneto, è come se ti toccassero un figlio”. Sull'accaduto indagano i carabinieri. 

SALVATORE DE LUCA CELLINO-2

Condanna e solidarietà

Un attestato di solidarietà è arrivato dal gruppo “Uniti per Cellino – Marco Marra Sindaco”. “Il sindaco – si legge in un post Facebook – l’amministrazione comunale e tutto il direttivo del gruppo esprimono solidarietà e vicinanza al consigliere di ‘Cellino Democratica’ Salvatore De Luca per l’atto di vandalico subito. Auspichiamo che le istituzioni possano presto assicurare alla giustizia gli autori dell’inqualificabile gesto. Condanniamo fermamente ogni forma di violenza di cui sono vittime i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e tutti i cittadini”.  Ferma condanna arriva anche dal gruppo “Cellino Democratica 2021”, che rimarca come “purtroppo siano ripresi gli atti vandalici e vigliacchi di gente senza scrupoli e senza morale capace solo di fare del male nascondendosi nell’anonimato”. 

L'allarme lanciato dal Consorzio

L’escalation di furti e atti di vandalismo va avanti da più di un anno. Il 30 luglio 2021 si accese un focus istituzionale sugli atti intimidatori ai danni degli imprenditori vinicoli, con un vertice in prefettura al quale presero parte lo stesso Salvatore De Luca, all’epoca sindaco di Cellino, e i rappresentanti provinciali della Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. Ma l’allarme non è ancora cessato, se si considera che lo scorso 4 marzo un nuovo monito è stato lanciato dal Consorzio di tutela dei vini Dop Brindisi e Squinzano, che tramite il presidente Angelo Maci ha denunciato continue razzie di pali/tutori che reggono le spalliere ai danni di poveri viticoltori tra i Comuni di Cellino San Marco, San Donaci, Guagnano (Lecce) e parte del territorio del Comune di Brindisi.

"I criminali, perché così vanno definiti – spiegò Angelo Maci - tagliano i fili in più punti per liberare il palo in modo da poterlo sfilare e caricarlo su un mezzo carrellato. Dalle tracce lasciate nei vigneti, molto probabilmente si tratta di una Panda e comunque una utilitaria che passa tra filari di larghezza di due metri anche con carrello posteriore. In cantina è un continuo di soci che vengono a lamentarsi”. Nell’interrogarsi sulla fine che potessero fare i pali rubati (ricettati da aziende viticole? rivenduti come ferro vecchio?) il presidente del Consorzio non escluse la possibilità di istituire delle ronde. “Quando succedono queste cose – conclude sconsolato De Luca – è un fallimento della comunità". 

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