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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Furti nel centro storico: un arresto

OSTUNI - Nuove grane per Michele Pastore: 30 anni, ostunese, volto noto alle forze dell’ordine. Appena prosciolto dall’accusa di aver violato gli obblighi dei domiciliari, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini preliminari, Valerio Fracassi, ed eseguita all’alba di oggi dagli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca. Il trentenne ostunese è ritenuto responsabile di una lunga serie di furti: aggravati, tentati e consumati nel gennaio scorso.

OSTUNI - Nuove grane per Michele Pastore: 30 anni, ostunese, volto noto alle forze dell’ordine. Appena prosciolto dall’accusa di aver violato gli obblighi dei domiciliari, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini preliminari, Valerio Fracassi, ed eseguita all’alba di oggi dagli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca. Il trentenne ostunese è ritenuto responsabile di una lunga serie di furti: aggravati, tentati e consumati nel gennaio scorso.

Per l’accusa avrebbe messo a soqquadro e svaligiato diverse abitazioni ed alcuni esercizi commerciali nel centro storico di Ostuni.

Le indagini - curate dalla polizia, sotto la regia del Dirigente del Commissariato, Francesco Angiuli, e coordinate dal  Pm Luca Buccheri, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi - sarebbero entrate nel vivo a seguito del rinvenimento delle costose attrezzature professionali di proprietà di un reporter Rai ostunese. Telecamera e accessori: questo il prezioso bottino, frutto di un’irruzione furtiva commessa il 5 febbraio scorso in un appartamento del borgo antico, a pochi passi dalla centralissima Piazza Libertà.

Tale episodio andava ad innestarsi in una più ampia escalation di furti: proprio in quel periodo, infatti, si era registrata una forte recrudescenza del fenomeno, con particolare riferimento al Rione antico, là dove numerose abitazioni nel periodo invernale risultano  prevalentemente disabitate. Gli agenti, sulla scorta di alcune testimonianze ma anche e soprattutto mettendo a frutto reperti ed elementi acquisiti durante i sopralluoghi dalla polizia scientifica, sarebbero riusciti, nell’ambito dell’azione investigativa, a fare luce sulla sequenza di incursioni galeotte nelle alcove del borgo.

Razzie verificatisi nel medesimo periodo temporale (prima e dopo il ritrovamento della refurtiva di proprietà del cameramen ostunese) e, soprattutto, perpetrati con lo stesso modus operandi. Va da sé che in una circostanza Pastore fu anche beccato quasi in flagranza dagli agenti. I fatti risalgono al 16 febbraio scorso. Il giovane fu fermato dalla polizia nei pressi di Viale Oronzo Quaranta, lungo la passeggiata a valle della Cinta muraria del Centro storico. Finì in carcere con l’accusa di essere l’autore di un furto  ai danni della compagnia circense “Arbell”, che in quei giorni faceva tappa nella Città bianca.

Indagini lampo consentirono alla polizia di recuperare l’intera refurtiva risultata rubata da una casa-mobile del circo “Arbell”, adiacente alla tensostruttura che era stata installata all’interno del Foro Boario di Ostuni. Pastore fu trovato in possesso di numerosissimi oggetti (prevalentemente orologi ed oggetti ornamentali da donna) di proprietà di C. R. (artista ed acrobata della provincia di Bari). Beccato con le mani nel sacco, per il trentenne ostunese scattarono le manette.

In realtà, quell’episodio, in ambito investigativo, avrebbe rappresentato l’epilogo positivo di tutta una serie di accertamenti, appostamenti e pedinamenti che erano stati espletati a carico del trentenne.  Elementi di prova (costituiti anche da filmati estrapolati da impianti di videosorveglianza, da rilievi tecnici eseguiti da personale della Polizia Scientifica) che per gli inquirenti non lascerebbero dubbi sulle responsabilità di Pastore in ordine a numerosissimi furti commessi in quel periodo nella Città vecchia.

Anche nel 2010, il trentenne fu accusato di aver ripulito, a modo suo, appartamenti ed esercizi commerciali del Centro storico. Allora come oggi fu tratto in arresto. In manette ci finì proprio mentre stava per mettere a segno l’ennesimo colpo, in un’abitazione del borgo medievale. Curioso il fatto che in quella circostanza Pastore tentò di indurre gli inquirenti  in errore, facendo notare agli stessi che la casa gli era stata messa a disposizione dai proprietari: una coppia di professionisti, residenti a Padova, ovviamente all’oscuro della presenza del giovane all’interno della piccola residenza estiva. Nel corso della perquisizione personale, il ventottenne ostunese venne poi trovato in possesso di numerosi orologi da polso e da taschino.

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