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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Furti rame, Enel denuncia danni ingenti

TARANTO – Escalation di furti di rame tra Taranto e Brindisi. L'Enel ha segnalato alla Prefettura e denunciato ai carabinieri di aver subito in meno di un anno danni per un milione di euro. Tanto è emerso nell'ambito di un'inchiesta condotta dal pubblico ministero della Procura ionica, Italo Pesiri, e che ha visto i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Taranto eseguire 32 decreti di perquisizione nei confronti di persone già indagate per la ricettazione di materiale ferroso e recuperato due tonnellate di rame, in parte asportato dallo stabilimento Ilva ma anche nei territori della provincia brindisina.

TARANTO – Escalation di furti di rame tra Taranto e Brindisi. L'Enel ha segnalato alla Prefettura e denunciato ai carabinieri di aver subito in meno di un anno danni per un milione di euro. Tanto è emerso nell'ambito di un'inchiesta condotta dal pubblico ministero della Procura ionica, Italo Pesiri, e che ha visto i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Taranto eseguire 32 decreti di perquisizione nei confronti di persone già indagate per la ricettazione di materiale ferroso e recuperato due tonnellate di rame, in parte asportato dallo stabilimento Ilva ma anche nei territori della provincia brindisina.

Un fenomeno, quello dei furti di rame, che negli ultimi due anni ha assunto proporzioni allarmanti in danno delle aziende che operano nel settore dell'energia e delle telecomunicazioni (Trenitalia, Enel, Telecom).

Diversi sono stati di recente i Comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutisi su questo tema. I militari hanno compiuto un monitoraggio sui centri di rottamazione delle due province da cui sono stati tratti spunti investigativi importanti che hanno consentito di verificare come numerosissime persone, senza autorizzazioni comunali e di attività lavorative che giustificassero la raccolta ed il recupero di rottami ferrosi, abbiano consegnato consistenti ed ingiustificati quantitativi di rame in un periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 30 settembre 2011. Denominata “Oro Rosso”, l'operazione dei carabinieri ha fatto luce sulla devastante razzia.

In particolare ai danni  dell’Enel, negli ultimi otto mesi, vi sarebbe stata una vera e propria escalation di furti di rame trafugato dall'interno di trasformatori di linea, in un ambito territoriale che comprende la provincia di Taranto e quella confinante di Brindisi. Nella sola provincia tarantina si contano 143 episodi dall'inizio del 2010 dei quali ben 121 sono stati commessi nei primi otto mesi del 2011, con un totale di rame trafugato di oltre 11 tonnellate, per un danno totale di oltre un milione di euro, relativo sia al metallo derubato che alle spese di ripristino della fornitura di energia agli utenti e rifusione dei danni da loro subiti, nonché per la bonifica ambientale in seguito al grave inquinamento causato dall'olio di raffreddamento sversato dai trasformatori. Le indagini proseguono ed è al vaglio il materiale sequestrato.

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