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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Furto a Lido degli Angeli, arrestati

PORTO CESAREO - Lido degli Angeli sotto sequestro e nel mirino dei ladri: dopo il maxi furto di 15mila euro del 6 marzo scorso, questa mattina stava per essere saccheggiato da due francavillesi: Bruno e Vincenzo Leo, zio e nipote, arrestati.

PORTO CESAREO – Lo stabilimento balneare “Riva Degli Angeli” di Porto Cesareo, sotto sequestro dal 23 febbraio scorso per presunto abusivismo edilizio, visitato anche dai ladri delle province vicine. Dopo il maxi furto di 15mila euro del 6 marzo scorso, questa mattina stava per essere saccheggiato da due francavillesi: Bruno e Vincenzo Leo, zio e nipote, rispettivamente di 47 e 31 anni. I due sono stati sorpresi mentre cercavano di asportare porte in alluminio. Entrambi sono volti noti alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio. Sono accusati di tentato furto aggravato e violazione dei sigilli.

I fatti risalgono alle 9,30 di questa mattina quando una pattuglia della "Velialpol” durante un giro di pattugliamento ha notato un furgone “Iveco” parcheggiato nei pressi dell’ingresso del villaggio turistico “Riva degli Angeli”, di proprietà del consigliere di maggioranza del comune di Porto Cesare, Giuseppe Durante. Il mezzo era stato posto sotto sequestro insieme all'intero stabilimento balneare. La guardia giurata, quindi, ha voluto vederci chiaro. E' bastato poco per capire quello che stava accadendo.

All’interno del cancello c'erano sette porte in alluminio accatastate, asportate dagli alloggi estivi. In lontananza due uomini che, alla vista della pattuglia, hanno scavalcato la recinzione e si sono messi alla guida del furgone. Ne è nato un inseguimento, a cui nel frattempo si erano accodati i carabinieri della stazione di Porto Cesareo, terminato ad Avetrana. I due erano Bruno e Vincenzo Leo, operai di Francavilla. Entrambi, dopo le formalità di rito su disposizione del pm di turno Licci, sono stati trasferiti nella casa circondariale di Lecce. Il furgone è stato nuovamente posto sotto sequestro e la refurtiva restituita al titolare dello stabilimento balneare.

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