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Cronaca San Pietro Vernotico

Visitato dai ladri un arboreto in fase di realizzazione da "donare" alla comunità

Nei giorni scorsi sono stati rubati 25 alberi di cipresso, che avevano raggiunto l’altezza di quasi un metro. La scoperta del furto è stata fatta lunedì scorso

SAN PIETRO VERNOTICO - Un ettaro di terreno trasformato in arboreto da mettere a disposizione della comunità sampietrana: è questo il progetto di un operaio del posto, Andrea Rizzo, 37 anni, che a luglio scorso ha acquistato un terreno alle porte del paese per realizzare un orto botanico. Peccato che allo scempio non c’è mai fine e i vandali sono sempre in azione. Nei giorni scorsi sono stati rubati 25 alberi di cipresso, che avevano raggiunto l’altezza di quasi un metro. La scoperta del furto è stata fatta lunedì scorso, “credo sia stato perpetrato domenica, è l’unico giorno in cui non sono andato”. 

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Appassionato di Natura, negli anni il 37enne sampietrano si è interessato al mondo degli orti botanici, ne ha visitati tanti e a una certo punto si è chiesto perché non realizzarne uno a San Pietro. “Ho chiesto all’amministrazione la possibilità di prendere in gestione un giardino abbandonato di proprietà comunale, ne avevo individuato uno, oggetto di donazione da parte di un benefattore ma ho ricevuto risposta negativa così ho deciso di acquistare un terreno e realizzare un arboreto per conto mio”. 

"Un arboreto è un “grandioso erbario vivente che svolge funzione di orto botanico per piante arboree ed arbustive finalizzato a scopi diversi”, ossia un'area boschiva realizzata artificialmente per ricreare un habitat significativo per la tutela della biodiversità. Gli arboreti sono aperti al pubblico e hanno finalità didattico-pedagogiche, di ricerca scientifica, di classificazione e ornamentale”. Si legge su internet cercando la parola “arboreto”. 

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Ed è proprio questa l’intenzione di Andrea Rizzo: creare un giardino botanico con arbusti di ogni genere e metterlo a disposizione della comunità.  “Non ho intenzione di lucrare”, precisa subito “Certamente dovrò studiare il modo per recuperare i soldi per la manutenzione e la pulizia, chiedendo un’offerta o mettendo un prezzo simbolico all’ingresso, questo è un aspetto su cui ragionerò dopo. Sicuramente non è mia intenzione trarre profitto”. 

L’idea di Rizzo è creare spazi dedicati allo yoga e alla lettura immersi nel verde, organizzare attività didattiche al suo interno, escursioni e altro. Così come avviene in altri arboreti d’Italia. Uno da cui sta prendendo spunto è “Il Giardino dei Tempi” di Bari. “Mi piacerebbe che anche a San Pietro ci fosse un posto di quel genere, sto già pensando al nome anche se la strada è ancora lunga”. 

Intanto devono crescere le specie già piantate, ci sono alberi che vengono dall’Australia, dall’America Latina e piante rare. Tutto acquistato su internet. C’è da fare la recinzione. 

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Purtroppo adesso ci sono 25 alberi in meno e la paura che i vandali possano tornare in azione, per deturpare un progetto ideato per la comunità e i bambini del paese. Va precisato che per il furto non è stata formalizzata denuncia. “Spero che non si verifichino più episodi di questo genere, e che la gente capisca che si tratta di un progetto per il paese”. 

Qualcuno si potrebbe chiedere se Andrea Rizzo ha bisogno di aiuto per la realizzazione di questo parco: “Sicuramente non voglio aiuti economici, ma se qualcuno vuole donare piante, alberi, o dare una mano nella costruzione della recinzione o nella piantumazione degli alberi è il benvenuto. I volontari dell'associazione 'Eterea, l'albero della vita' lo stanno già facendo”. 

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