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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Furto di Land Rover si conclude con inseguimento e incidente: un arresto e una denuncia

Le accuse sono di furto e resistenza a pubblico ufficiale. Nei guai due brindisini: un 43enne e un 35enne

Nel pomeriggio di mercoledì 28 aprile scorso, a conclusione di un’articolata attività d’indagine, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Lecce hanno arrestato, in flagranza di reato, Antimo Libardo 43enne di Brindisi per furto di un Land Rover Evoque e denunciato C.S.N. 35enne brindisino, per furto in concorso con Libardo e per resistenza a pubblico ufficiale essendosi dato alla fuga.  Il furto è stato perpetrato a Lecce in via Giovanni Andrea Coppola angolo via Toscana, tra le 10.30 e le ore 10.50

I fatti

Nell’ambito di servizi mirati al contrasto dei reati predatori in genere, la pattuglia della squadra mobile intorno alle ore 10.30, transitando in via Giovanni Andrea Coppola, ha notato C.S.N., soggetto già attenzionato nell’ambito dei furti di autovetture nel Leccese, fermo all’angolo intento ad osservare le auto parcheggiate in quel piazzale. Poco distante c'era una Lancia Ypsilon, con a bordo il solo conducente che, negli ultimi mesi, era stata controllata più volte con a bordo Antimo Libardo.

Temendo i due potessero mettere in atto qualche  furto, sono state allertate altre pattuglie civetta dislocate sul territorio.

In effetti, il personale che era stato dislocato sulla SS613, intorno alle ore 11, ha notato la stessa Lancia Ypsilon, sfrecciare a forte velocità, seguita poco distante da un Land Rover modello Evoque di colore bianco: alla guida vi era un individuo con addosso un cappellino scuro ed una giacca di colore scuro. 

Il pedinamento è proseguito a debita distanza fin quando entrambi i veicoli hanno imboccato l’uscita Squinzano/Trepuzzi, immettendosi sulla Sp100 direzione Squinzano, per poi immettersi in una stradina interpoderale in agro di Trepuzzi. La Lancia Ypsilon si è poi fermata a centro carreggiata ed il Land Rover Evoque si è accostato sul lato sinistro. 

Affiancato il Land Rover Evoque, i poliziotti si sono qualificati riconoscendo nell’immediatezza il conducente in C.S.N., che, improvvisamente, accelerato bruscamente cercando di far perdere le proprie tracce. Ne scaturito un inseguimento che è terminato dopo alcune centinaia di metri, quando il conducente cercando di darsi alla fuga attraverso le campagne, si è schiantato prima contro un muro a secco non visibile per l’alta vegetazione, e poi violentemente contro un albero di ulivo. Nonostante ciò C.S.N. è riuscito a fuggire a piedi approfittando proprio della vegetazione alta, facendo così temporaneamente perdere le proprie tracce.

Altro personale, intanto, si è messo alla ricerca della Lancia Ypsilon, che trovata all’interno di una vicina autofficina, luogo in cui evidentemente aveva cercato di nascondersi. 

Alla guida del veicolo, c'era anche questa volta Libardo che è stato arrestato e, come disposto dal pubblico ministero di turno della locale Procura della Repubblica, condotto presso la sua abitazione per rimanervi in regime degli arresti domiciliari.

La conferma sulla responsabilità di C.N.S., è giunta da una perquisizione sulla autovettura Lancia Ypsilon: è stato trovato il contratto di noleggio del mezzo che era intestato alla sua compagna.   Le ricerche di quest'ultimo si sono estese fino a Brindisi presso l’abitazione della compagna dove lo stesso, avendo appreso che era ricercato dalla Polizia, si  è presentato spontaneamente. 

Su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, subentrato per competenza, C.N.S., venendo a mandare la flagranza, è stato denunciato in stato di libertà per furto in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. 

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