BRINDISI – Oltre sessanta pezzi tra fucili e pistole di diverso calibro e modello, e non una trentina come supposto in un primo momento. Un vero arsenale passato alla mala. Nella mattinata di oggi il proprietario dell'armeria Calì di Piazza Sapri a Brindisi, visitata nei giorni scorsi dai ladri, si è recato presso gli uffici della Questura per formalizzare la denuncia contro ignoti utile ai fini dell'attività investigativa. L'elenco delle armi rubate non è ancora stato stilato ma all'appello ne mancano più di quelle conteggiate nelle ore successive alla scoperta del furto.

Gli agenti della squadra Mobile della Questura di Brindisi, diretti dal vice questore Alberto Somma avranno da lavorare. Il locale è dotato anche di sistema interno, e non solo esterno, di video sorveglianza e i fotogrammi sono già al vaglio degli inquirenti, questa mattina il titolare dell'armeria Sante Calì è stato nuovamente sentito dai poliziotti. Le indagini, al momento, non hanno portato indizi importanti.“Si brancola nel buio”, rispondono gli inquirenti.

I ladri si sono portati via pistole calibro 22, 38, fucili da caccia e altre armi di vario modello. Non hanno lasciato indizi se non impronte che la polizia scientifica ha già rilevato. Verranno visionati anche i fotogrammi del sistema di videosorveglianza presente nella rete stradale: non esclude, infatti, che abbia registrato l'auto utilizzata dai malviventi e i loro spostamenti.