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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Mesagne

Gara per gli alloggi ai rifugiati: l'Anac bacchetta la giunta di Mesagne

L’Autorità nazionale anticorruzione bacchetta l’amministrazione comunale di Mesagne per la vicenda degli alloggi da utilizzare per l’ospitalità ai richiedenti asilo e ai rifugiati. Numerose le anomalie rilevate dall’Anac nella procedura di gara, segnalata dai consiglieri comunali di opposizione, tutti del Pd

MESAGNE – L’Autorità nazionale anticorruzione bacchetta l’amministrazione comunale di Mesagne per la vicenda degli alloggi da utilizzare per l’ospitalità ai richiedenti asilo e ai rifugiati. Numerose le anomalie rilevate dall’Anac nella procedura di gara, segnalata dai consiglieri comunali di opposizione, tutti del Pd, Francesco Mingolla, Fernando Orsini, Alessandro Pastore e Rosanna Saracino.

La gara, per un importo di 480.450 euro, poi congelata nella fase esecutiva dalla giunta su parere del segretario comunale, avrebbe dovuto selezionare le offerte dei proprietari di abitazioni per dotare di un certo numero di alloggi il Piano comunale territoriale previsto dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Secondo gli autori della segnalazione, la gara era viziata da irregolarità.

I rilievi - L’Anac, in premessa, ricorda le proprie precedenti pronunce su casi analoghi, in cui si ribadisce che negli affidamenti dei servizi per gli immigrati in applicazione del decreto legislativo 163 del 2006  vanno rispettati comunque i principi generali di economicità, trasparenza, efficacia, proporzionalità e imparzialità, dai quali le amministrazioni comunali non sono esonerate al fine del buon andamento dell’azione amministrativa stessa e del rispetto delle norme comunitarie.

Le anomalie - Le anomalie ravvisate dall’Anac sono tutt’altro che secondarie. Il bando di gara fu pubblicato nel periodo delle feste natalizie, solo sul sito web del Comune e per un  tempo troppo breve. Non è stato acquisito, per il bando, il Cig (Certificato identificativo gara). Dal bando non si evince il corrispettivo per le prestazioni. Nel criterio di aggiudicazione, quello dell’offerta più vantaggiosa, manca la componente economica, ed è presente solo l’elemento di natura tecnica. Non sono disciplinati i controlli in fase esecutiva.

Le raccomandazioni – L’Anac quindi concede 30 giorni di tempo all’amministrazione comunale di Mesagne per verificare attraverso il potere discrezionale in sede di riesame, i provvedimenti adottati “effettuando la ponderazione tra l’interesse pubblico all’eliminazione degli atti, l’affidamento dei privati e gli altri interessi pubblici alla conservazione degli stessi provvedimenti”.

Inoltre l’Anac chiede se il Comune di Mesagne abbia verificato la congruità del contributo percepito dall’affidatario per l’affitto dei locali; se vi siano divergenze tra le strutture indicate in sede di offerta e quelle effettivamente messe a disposizione dall’aggiudicatario; se e con quali modalità sono stati effettuati i dovuti controlli sulla correttezza dell’esecuzione delle prestazioni da parte dell’affidatario. L’Anac ha invitato il pronunciamento, oltre che al Comune di Mesagne, anche ai consiglieri comunali autori della segnalazione, alla Direzione Centrale dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo del Viminale.

Il Comune di Mesagne ha recapitato la lettera ai consiglieri comunali interessati, pervenuta il 6 dicembre al municipio, solo oggi alle 13,48. “Ci riserviamo di rendere note successivamente eventuali nostre valutazioni in merito”, fa sapere il segretario del Pd di Mesagne, Francesco Rogoli.

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