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Cronaca Villa Castelli

Gasolio in nero: sequestro e denunce

VILLA CASTELLI – E’ una storia che ricorda uno dei retroscena delle indagini sull’attentato in cui rischiò di perdere la vita, per mano dello stragista della “Morvillo” di Brindisi, uno dei testi più importanti di quel processo: un giro di gasolio destinato ad usi agricoli e al riscaldamento, finito invece sul mercato nero.

VILLA CASTELLI – E’ una storia che ricorda uno dei retroscena delle indagini sull’attentato in cui rischiò di perdere la vita, per mano dello stragista della “Morvillo” di Brindisi, uno dei testi più importanti di quel processo, Cosimo Parato, ferito in maniera gravissima da una pipe-bomb la mattina del 24 febbraio 2008, piazzata e fatta esplodere a distanza da Giovanni Vantaggiato. Un giro di gasolio destinato ad usi agricoli e al riscaldamento, finito invece sul mercato nero dell’autotrazione, in cui i due (secondo Parato) erano stati prima soci e poi nemici. E un giro di gasolio “agevolato” è stato scoperto dalla compagnia di Francavilla Fontana della Guardia di Finanza in territorio di Villa Castelli, dove gli investigatori hanno sequestrato un impianto abusivo di rifornimento, quattro Tir e denunciato a piede libero tre persone.

Lo rende noto oggi la stessa Guardia di Finanza. I militari al comando del capitano Antonio Triggiani hanno sottoposto a sequestro penale preventivo una cisterna della capacità di 10mila litri, quattro autoarticolati (appena rifornitisi) e oltre 3mila litri di gasolio destinato come già detto al riscaldamento e ad uso agricolo. Il responsabile dell’impianto abusivo è stato denunciato anche per aver messo a rischio la pubblica incolumità, avendo operato senza alcuna misura di sicurezza. Con lui sono stati segnalati alla procura della Repubblica di Brindisi anche due autotrasportatori.

L’impianto ri rifornimento abusivo si trovava in un’area di parcheggio utilizzata dagli automezzi di alcune aziende di trasporto su gomma. Sulla base degli elementi probatori e degli indizi raccolti nel corso del servizio, i finanziari della compagnia di Francavilla Fontana stanno lavorando per scoprire la reale provenienza del carburante sequestrato e quantificare, dal punto di vista tributario, l’accise evasa, ed eventuali altri reati, come la possibile sottrazione del gasolio a forniture pubbliche o private, o il falso. La Guardia di Finanza ricorda che gli autotrasportatori che utilizzano carburante clandestino metto in atto una concorrenza sleale nei confronti di chi invece effettua rifornimenti regolari.

 

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