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Cronaca Fasano

Giardinieri imperfetti: tra rose e gigli coltivavano canapa

FASANO - Coltivavano canapa, nell’antica masseria disabitata. E così due giovani fasanesi, entrambi residenti a Montalbano, sono finiti in manette. Franco Semeraro (32 anni) e Francesco Turrone (21 anni), entrambi giardinieri presso una nota struttura ricettiva della zona, sarebbero stati beccati in flagranza dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Ostuni, piombati all’interno del vecchio rudere a seguito di articolate indagini. I due giovani sono accusati di aver coltivato illegalmente numerosi arbusti di “canapa indiana”.

FASANO - Coltivavano canapa, nell’antica masseria disabitata. E così due giovani fasanesi, entrambi residenti a Montalbano, sono finiti in manette. Franco Semeraro (32 anni) e Francesco Turrone (21 anni), entrambi giardinieri presso una nota struttura ricettiva della zona,  sarebbero stati beccati in flagranza dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Ostuni, piombati all’interno del vecchio rudere a seguito di articolate indagini. I due giovani sono accusati di aver coltivato illegalmente numerosi arbusti di “canapa indiana”.

Le indagini sono state avviate lo scorso mese di maggio, sulla scorta degli elementi raccolti nel corso di attenti servizi di pedinamento. Circostanze ritenute dagli investigatori molto significative, avrebbero indotto sin dalle prime battute a ritenere che Semeraro e Turrone, in concorso tra loro, avessero organizzato e condotto la coltivazione di alcuni arbusti “proibiti”, all’interno di immobili di tenute agricole in stato abbandono. Gli approfondimenti disposti dal dirigente, Francesco Angiuli, avrebbero così consentito di appurare la natura dell’attività losca messa su sulle colline di Montalbano.

Nel pomeriggio di ieri, il blitz. All’esito di un movimentato servizio di osservazione, Semeraro (con precedenti di polizia, nella fattispecie contro la persona ed il patrimonio) e Turrone (incensurato) sono stati bloccati all’interno dei locali diroccati della “Masseria Nuova”, immersa nel verde della campagna di Montalbano di Fasano, in contrada Ottava.  E’ qui che sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro una quindicina di arbusti, giunti ormai a maturazione. Le piante, meticolosamente curate ed evidentemente rigogliose, dell’altezza di circa un metro e mezzo, erano state piantate all’interno di capienti vasi in plastica e si presentavano in eccellente stato di vegetazione (terriccio palesemente umido, sintomatico di recenti annaffiature e tracce, ancor visibili di fertilizzanti. Le piante, strategicamente, erano state dislocale in vari punto dell’immobile (terrazzo compreso) sia al fine di non essere tutte contestualmente localizzabili sia in considerazione dei microclimi esistenti nei differenti punti (luce ed umidità).

L’operazione della polizia è scattata intorno alle 18.30. I due “giardinieri”, ignari di essere pedinati dai poliziotti, sarebbero giunti presso la masseria a bordo di una berlina di grossa cilindrata. Dopo aver parcheggiato l’auto in una stradina adiacente la struttura agreste, avrebbero scavalcato la catena posta all’ingresso del casolare e si sarebbero introdotti furtivamente all’interno della struttura. Alla vista degli agenti i due giovani avrebbero tentato, invano, di darsi alla fuga, innescando un rocambolesco inseguimento all’interno dei numerosi vani della masseria abbandonata. Poi la resa. Una volta catturati, Semeraro e Turrone sono stati tratti in arresto.

All’interno del bagagliaio dell’autovettura utilizzata dai due “giardinieri” per giungere sul posto, i poliziotti hanno anche rinvenuto e posto sotto sequestro una quindicina di bottiglie in plastica vuote, del tipo utilizzato per contenere acqua minerale, destinate secondo gli inquirenti ad essere utilizzate per veicolare l’acqua necessaria per irrigare gli arbusti di canapa indiana.

L’operazione si è conclusa con perquisizioni presso le abitazioni dei due arrestati, all’interno delle quali sono stati rinvenuti soltanto attrezzi utili allo svolgimento delle mansioni di giardinaggio. Nella stessa serata di ieri i due giovani sono stati così tradotti presso la casa circondariale di Brindisi, a disposizione del pubblico ministero di turno, Raffaele Casto.

Ma la Cannabis indica cresce bene anche a San Vito dei Normanni, magari un pò meno di quella scoperta a Montalbano. Infatti il 31enne T.D.S. , residente in viale della Libertà, non è un giardiniere e nella sua serra improvvisata i carabinieri hanno trovato nove pianticelle, di cui solo tre di altezza superiore ai 40 centimetri. Tutto è stato sottoposto a sequestro, inclusa una dose di marijuana (che, come è notp, si ricava dalle foglie della canapa indiana, mentre dall'olio della stessa si ricava l'hascisc).

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