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Cronaca Torchiarolo

Ginepro segato, tentativo di salvataggio

LIDO PRESEPE - Si tenta di salvare il ginepro storico di Lido Presepe: ieri un vivaista di Torchiarolo, su disposizione dell'amministrazione comunale incitata anche da Legambiente, ha tentato di ridargli la vita. Proprio come si fa con gli essere umani.

LIDO PRESEPE – Quel ginepro coccolone proprio non deve morire, custodisce troppi ricordi, è il simbolo della marina di Lido Presepe, è un'istituzione. Un ignoto scellerato tra giovedì e venerdì scorso lo ha segato, ieri un vivaista di Torchiarolo, su disposizione dell'amministrazione comunale incitata anche da Legambiente, ha tentato di ridargli la vita. Proprio come si fa con gli essere umani.

Secondo quanto riferiscono alcuni cittadini è stato piantato 87 anni fa. Tutti coloro che almeno una volta nella vita sono passati dalla marina di Lido Presepe, hanno scattato, anche solo con la mente, una fotografia a quel ginepro coccolone a ridosso della falesia.

In molti sotto le sue fronde si sono scambiato il primo bacio, altri lo hanno immortalato nelle pose del giorno del loro matrimonio. Qualcuno gli ha dedicato versi poetici e uno scrittore cellinese lo ha reso protagonista di un libro.

Quando l'erosione costiera ha ridotto al minimo la terra intorno ai suoi piedi, i cittadini e le associazioni a tutela dell'ambiente hanno lanciato campagne di sensibilizzazione per fermare l'azione violenta delle onde che proprio in quel punto si accaniscono senza sosta contro la falesia.

Poi qualcuno improvvisamente ha dissolto l'aureola poetica che circondava quel ginepro: lo ha segato quasi a metà. Alcuni cittadini se ne sono accorti in tempo e hanno sollecitato l'amministrazione di Torchiarolo e l'associazione Legambiente, perchè si faccia qualcosa.

Lo sdegno per quel gesto gratuito di cattiveria nei confronti di quell'albero ha fatto subito il giro del web e dei cittadini che abitano i comuni limitrofi. Tra sabato e domenica scorsi in molti sono andati a far visita a quel ginepro. Poi la decisione dell'amministrazione di Torchiarolo a voler tentare il tutto e per tutto. Ieri pomeriggio ha avuto inizio la “cura”.

L'esperto di botanica dopo aver intriso la “ferita” con una particolare resina naturale che favorisce l'attecchimento ha unito il tronco e poi lo ha bendato all'altezza del taglio. Per aiutarlo a mantenersi in piedi lo ha circondato di supporti in ferro. Nei prossimi giorni verrà nutrito di una nuova linfa, nella speranza che giorno dopo giorno riprenda a respirare e torni a imperare sulla falesia di Lido Presepe più rigoglioso di prima.

Al momento bisogna solo incrociare le dita e sperare che chi lo ha ridotto in quelle condizioni, non si accanisca nuovamente.

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