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Cronaca

Giornata mondiale della salute mentale, a Brindisi un incontro pubblico

Lunedì 10 ottobre alle 9.30, nella sala conferenze del polo universitario di Brindisi, si svolgerà una manifestazione formativa, aperta a tutti sulla Salute mentale

BRINDISI - Lunedì 10 ottobre alle 9.30, nella sala conferenze del polo universitario di Brindisi, si svolgerà una manifestazione formativa, aperta a tutti sulla Salute mentale. Saranno annunciate le ulteriori iniziative previste in occasione della giornata mondiale della salute mentale, che si svolgeranno da ottobre a dicembre. La campagna di sensibilizzazione globale della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2016 ha per tema “Il primo aiuto per la salute mentale nelle crisi collettive e individuali” e fa appello all’impegno diretto delle persone, al loro potere di sostenere il diritto alle cure del disagio mentale e alla salute mentale in generale, in particolare durante eventi catastrofici come un terremoto, un uragano, un evento bellico.

Quest’anno la campagna punta dunque ad accendere i riflettori della società sullo stretto rapporto che intercorre tra il bisogno di un locandina salute mentale-2intervento psicologico o psichiatrico il più precoce possibile e la responsabilità sociale necessaria per poterlo garantire. Anche quest’anno si invitano tutte le organizzazioni territoriali a fare rete per richiamare l’attenzione sulla priorità che la Salute Mentale deve rappresentare per governi, management sanitari e istituzioni locali. Dobbiamo sperare con chi soffre. La speranza sostiene la guarigione e una speranza radicata nella comunità aiuta a mobilitare tante risorse funzionali alla vita. Le persone con disagio mentale, giovani, donne,anziani, immigrati, continuano ad essere per lo più invisibili e soggette ad uno stigma diffuso. Per questo occorre rendere visibili le azioni per la salute mentale, coinvolgendo il più possibile i diversi livelli delle nostre comunità.

Ancora oggi, in molte parti del mondo, ci sono condizioni spaventose, di reclusione in ospedali psichiatrici più simili a prigioni, dove sono frequenti trattamenti abusivi e vere e proprie condizioni di tortura. In Italia si sta completando il percorso di chiusura degli Opg (Ospedali psichiatrici giudiziari), riportando nelle comunità o al più in strutture apposite (le Rems) i pazienti in essi reclusi. Danno speranza nuove esperienze, come quella avviata dall’Argentina con una nuova legge per la salute mentale e le nuove scelte legislative in Cina per una psichiatria diffusa anche nella comunità, ma occorre esercitare in tutto il mondo forti pressioni sui governi per il rispetto dei diritti umani delle persone colpite da malattia mentale. In molti casi dalla malattia mentale si guarisce, in altri occorre imparare a convivere con essa ed è possibile perseguire l’obiettivo del recupero delle abilità sociali, dell’apprendimento di nuove competenze e di un discreto funzionamento sociale della persona.

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