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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Giro di vite contro il caporalato: i carabinieri identificano 581 persone

Dopo i recenti casi di braccianti agricoli morti mentre si spaccavano la schiena nelle campagne pugliesi, i carabinieri del comando provinciale di Brindisi, con l'ausilio dei colleghi del nucleo Ispettorato del lavoro di Brindisi, hanno intensificato i controlli contro il fenomeno del caporalato. Fra il 20 e il 25 agosto sono stati svolti 32 servizi con l'impiego di 90 militari

Dopo i recenti casi di braccianti agricoli morti mentre si spaccavano la schiena nelle campagne pugliesi, i carabinieri del comando provinciale di Brindisi, con l’ausilio dei colleghi del nucleo Ispettorato del lavoro di Brindisi, hanno intensificato i controlli contro il fenomeno del caporalato. Fra il 20 e il 25 agosto sono stati svolti 32 servizi con l'impiego di 90 militari, durante i quali sono stati controllati 40 mezzi e identificate 581 persone, alcune direttamente nei campi altre durante l'itinerario con destinazione nelle province di Taranto, Bari e Matera.Controlli dei carabinieri contro il capolarato-2

Ma l’attività non si ferma qui. I militari infatti non abbasseranno la guardia contro le persone che, solitamente nelle primissime ore del giorno, adescanp manodopera giornaliera, di solito non specializzata, per farla lavorare abusivamente ed illegalmente in diversi settori, i più diffusi riguardano il lavoro nell'agricoltura (lavoro nei campi) e in cantieri ediliabusivi.

“Il caporalato  - si legge in un comunicato del comando provinciale - generalmente trova grande riscontro nelle fasce più deboli e disagiate della popolazione, ad esempio tra i lavoratori immigrati (come gli extracomunitari). Gli orari di lavoro e la paga variano a seconda del tipo di raccolta, con impieghi massacranti e sottosalario”.

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