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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Giudici di pace, emergenza solo rimandata alla fine dell'anno

BRINDISI - Per il momento l’emergenza giudici di pace è rinviata. Ma solo di pochi mesi. Il 31 dicembre, infatti, con l’entrata in vigore della riforma (ovviamente, se i tempi saranno rispettati), il 70 per cento di questi giudici onorari dovrà andare via. Si tratta di tutti i giudici di pace che sono in servizio dal primo maggio 1995, anno in cui questa figura ha sostituito il giudice conciliatore ed ha assorbito, con gli anni a venire, anche alcune competenze che erano del pretore, figura cassata dall’ordinamento giudiziario.

BRINDISI - Per il momento l’emergenza giudici di pace è rinviata. Ma solo di pochi mesi. Il 31 dicembre, infatti, con l’entrata in vigore della riforma (ovviamente, se i tempi saranno rispettati), il 70 per cento di questi giudici onorari dovrà andare via. Si tratta di tutti i giudici di pace che sono in servizio dal primo maggio 1995, anno in cui questa figura ha sostituito il giudice conciliatore ed ha assorbito, con gli anni a venire, anche alcune competenze che erano del pretore,  figura cassata dall’ordinamento giudiziario.

Le preture tempo fa sono state accorpate e trasformate in sezioni distaccate di tribunale. In provincia di Brindisi, oltre al Tribunale del capoluogo, ci sono quattro sedi distaccate: Fasano, Ostuni, Francavilla Fontana e Mesagne. Il giudice di pace ha sede a Brindisi e nei comuni di Ceglie Messapica, Fasano, Francavilla Fontana, Mesagne, Oria, Ostuni, San Pietro Vernotico e San Vito dei Normanni.

Il giudice di pace dal primo gennaio 2002 ha assorbito anche competenze penali, ma le sue sanzioni sono solo pecuniarie. Secondo la legge originaria, l’incarico del giudice di pace dura quattro anni, rinnovabile una sola volta per altri quattro anni e, comunque, a 75 anni si va in pensione. Ma, si sa, le nostre leggi sono elastiche, anche perché i carichi di lavoro degli uffici giudiziari sono enormi e con il passare degli anni sugli “onorari” si sono riversate competenze notevoli.

Mentre il reclutamento dei giudici di pace, sia per i divieti che impone agli avvocati, sia per la remunerazione decisamente esigua, non è facile. Per cui al momento sono in servizio ancora giudici di pace nominati nel 1995.

La nuova normativa sarebbe dovuta entrare in vigore l’1aprile scorso ma poi è slittata al 31 dicembre prossimo, e prevede l’uscita di scena di tutti i giudici di pace della vecchia guardia. Praticamente si tratta della maggior parte di giudici onorari. Un colpo di mannaia che, a sentir loro, decapita la categoria e manda nel caos più totale gli uffici.

A Brindisi città attualmente i giudici di pace sono 7. Di questi sette, con la nuova normativa, ne resteranno in servizio solo 4. Con le conseguenze prevedibili sul piano dello smaltimento delle cause. Che già non va affatto bene per via dei carichi enormi e del numero ridotto dei giudici. “L’altro giorno – dice uno di loro, che non vuole essere citato - ho tenuto un’udienza con qualcosa come cinquanta cause. E sapete a quanto ammonta il compenso netto per quella udienza? A poco più di venti euro”.

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