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Cronaca

Giunta Carluccio, al momento mini: pronte sei nomine

Domani presentazione dell'esecutivo, orfano di Impegno sociale: lasciati liberi tre posti, compreso quello di vice sindaco. Per i Democratici, oltre a Brigante, spunta una donna esterna. Contattato l'avvocato Daniela Faggiano per la delega al Contenzioso: "No, grazie"

BRINDISI – Formato “mini” per la Giunta della sindaca Angela Carluccio che si ferma a sei assessori da nominare, pare, entro la giornata di domani, mercoledì 13 luglio, 24 giorni dopo la vittoria al ballottaggio. Tre posti, tra cui quello del vice sindaco, sono stati lasciati liberi per Impegno sociale, nella speranza che Carmelo Palazzo torni sui suoi passi anche perchè se dovesse limitarsi all'appoggio esterno la maggioranza politica non avrebbe i numeri e sarebbe zoppiccanti in Consiglio.

Carmelo PalazzoL’assenza della prima lista della coalizione dei moderati, quella di Palazzo (in foto), al momento è l’unica certezza perché l’ex consigliere comunale, nonché ex assessore, di fare marcia indietro non ne vuole neppure sentir parlare dopo tutto quello che è successo nelle settimane successive alla proclamazione della sindaca, eletta il 19 giugno. Prima la rotazione dei dirigenti, poi la missione a Roma dal ministro dei Trasporti, nel mezzo incontri dai quali Palazzo sostiene di essere stato escluso. Mentre sarebbero stati coinvolti altri, come il notaio Michele Errico che la sindaca ha voluto come garante della legalità, Marcello Rollo e Massimo Ferrarese, espressione del centro. Con il risultato che l’accordo scritto in fase di preparazione delle primarie, secondo cui alla base del gruppo avrebbe dovuto esserci condivisione, è saltato. Non per colpa sua, sostiene Palazzo.

Resta, invece, il condizionale quando ci si riferisce alla presentazione della Giunta annunciata da qualcuno dei centristi su Facebook, visto che sino ad ora le intenzioni sono state smentite dai fatti, dal mancato accordo tra i partner rimasti e dal tira e molla tra i Cor che sono la seconda lista in termini di consenso elettorale e i Democratici per Brindisi, la terza. I Conservatori e riformisti, ossia i fittiani, insistono per la conservazione dei tre posti a Impegno sociale e chiedono la presidenza del Consiglio più due assessorati: lo scranno più altro per Pietro Guadalupi, ben sapendo che l’apporto di Palazzo è fondamentale visto che esprime cinque consiglieri che uniti ai 12 dell’opposizione possono far saltare l’elezione a scrutinio segreto, quindi il rischio c’è tutto. In Giunta i fittiani vogliono Miki Di Donna per la Programmazione economica e Raffaele De Maria alle Attività produttive, ma la sindaca vuole una donna e a questo punto De Maria potrebbe cedere la delega richiesta in favore di Consilia Tau. C’è anche chi sostiene che il posto di Di Donna potrebbe essere ceduto all’avvocato Marina Miggiano.

Per i Democratici è certo l’ingresso in Giunta di Salvatore Brigante per i lavori pubblici, mentre la seconda delega è stata chiesta da Luciano Loiacono, primo degli eletti nella lista che ha rinunciato all’ingresso nell’esecutivo, in favore di una donna, pare un’insegnate di educazione fisica. Se così dovesse essere, la lista sarà costretta a fare i conti con Umberto Ribezzi, eletto anche lui, il quale aveva chiesto l’assessorato alle Attività produttive per Vito Camassa e lamenta di essere stato tenuto all’oscuro delle trattative.

Per i centristi, entrano in Giunta Giampiero Campo di Noi centro e Francesco Pasanisi Zingarello, come esterno. La sindaca dovrebbe mantenere le deleghe all’Ambiente e ai rifiuti, all’Urbanistica e al contenzioso.

Daniela Faggiano-3Pensando alla gestione degli Affari legali e al contenzioso, da sempre una spina nel fianco del Comune, i moderati o quanto meno gli stretti collaboratori della sindaca, avevano pensato all’avvocato Daniela Faggiano, penalista (nella foto accanto) pensando anche di offrire alla professionista il ruolo di vice sindaco.

Faggiano sostiene, davanti al Tribunale di Brindisi, le ragioni dell’Amministrazione cittadina nel processo in cui sono imputati i dirigenti Enel per la dispersione delle polveri di carbone. I rapporti tra Comune e società elettrica proprietaria di Cerano sono stati al centro della campagna elettorale della Carluccio e quindi la disponibilità della penalista sarebbe stata perfetta. Niente da fare, invece. Nonostante il pressing dello scorso fine settimana, l’avvocato Faggiano ha optato per il no. No, proprio perché ha svolto e continua a svolgere attività professionale per l’Ente.

Non potendo più andare oltre, tenuto conto del fatto che sono passati 23 giorni dalle elezioni, la sindaca e i suoi hanno deciso di procedere: mini giunta, per ora.

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