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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Gli bloccarono il conto: pensionato vince causa con le Poste Italiane

Il giudice del tribunale di Brindisi ha dato ragione a un 60enne di Carovigno che attraverso gli avvocati dell'Adoc Marco Masi e Marco Elia aveva presentato ricorso contro le Poste Italiane, chiedendo lo sblocco del conto corrente sul quale percepiva l'assegno pensionistico

CAROVIGNO – Il giudice del tribunale di Brindisi ha dato ragione a un 60enne di Carovigno che attraverso gli avvocati dell’Adoc Marco Masi e Marco Elia aveva presentato ricorso contro le Poste Italiane, chiedendo lo sblocco del conto corrente sul quale percepiva l’assegno pensionistico.

Per due mesi (ottobre e novembre 2015) il malcapitato non ha potuto prelevare un solo euro. In tasca non gli erano rimasti neanche i soldi per l’acquisto di costosi farmaci salvavita. Questo perché anche gli 800 euro al mese versati dall’Inps sul suo conto postale erano stati inglobati in un pignoramento presso terzi esercitato da un creditore, nonostante l’articolo 545 del Codice civile, riformato di recente dal decreto legge numero 83 del 2015, prevede infatti che “le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell’assegno sociale aumentato della metà”.

I legali inviarono alla sede centrale delle Poste Italiane una lettera in cui chiedevano lo sblocco immediato del conto corrente, rimarcando comeavvocati marco masi e marco elia-2 l’ingiustizia subita dal proprio assistito avesse colto di sorpresa anche una dipendente dell’ufficio postale di Carovigno.

Quella missiva rimase senza risposta. Gli avvocati allora impugnarono il blocco del conto attraverso il ricorso ex articolo 700, una misura cautelare con funzione anticipatoria della decisione di merito. Il giudice successivamente emise un’ordinanza attraverso la quale fissava la prima udienza della causa civile per l’1 dicembre (a destra, gli avvocati Marco Masi e Marco Elia).

Non appena tale provvedimento venne notificato alle Poste Italiane, i conti sono stati “miracolosamente” sbloccati. Ieri il tribunale ha emesso una sentenza che dichiara la cessazione della materia del contende. Ma non finisce qui, perché questo pronunciamento apre le porte a una causa di merito. Gli avvocati Masi ed Elia, infatti, fanno sapere che il loro cliente chiederà il risarcimento dei danni causati dal blocco illegittimo dei conti. 

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