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Cronaca

"Gli infermieri del blocco operatorio non hanno più una vita privata"

Sit-in davanti all’ingresso dell’ospedale Perrino di Brindisi. La Asl "Stiamo lavorando per ripristinare l'h24"

BRINDISI – Sit-in nella mattinata odierna davanti all’ingresso dell’ospedale Perrino di Brindisi organizzato dal sindacato Uil-Fpl per protestare contro la gestione del personale infermieristico del blocco operatorio del nosocomio brindisino. Sono stati affissi dei manifesti in cui si chiede la “rimozione” del direttore sanitario Antonino La Spada “Per grave carenza organizzativa del personale infermieristico presso le sale operatorie”.

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“Abbiamo attivato questa iniziativa perché le condizioni di lavoro degli infermieri nelle sale operatorie sono diventate ormai insostenibili – ha spiegato Enzo Santacesaria segretario generale Uil Fpl – ci sono 50 infermieri organizzati senza nessuna logica che non riescono più a sostenere il ritmo dei turni imposti”.

Gli infermieri del blocco operatorio lavorano su due turni, quello notturno è assicurato con la “pronta disponibilità”, la Uil chiede l’istituzione del terzo turno. “La pronta reperibilità è un istituto che, se portato a lungo, sconvolge la vita dei lavoratori: non possono stare in attesa di essere chiamati da un momento all’altro, in questo modo non possono programmare la loro vita". 

protesta uil ospedale perrino2-2

"Abbiamo sollevato questo problema al direttore sanitario perché mancando il primario è lui il responsabile diretto delle sale operatorie. Ma non è mai riuscito a fornire una soluzione perché non ha mai affrontato in modo concreto la situazione anche solo dialogando con le organizzazioni sindacali”. Da quanto annuncia Santacesaria la protesta nei prossimi giorni si sposterà presso la direzione generale dell’Asl.

La videointervista a Santacesaria

Condivide le esigenze degli infermieri comprendendone i disagi ma non accetta la richiesta di rimozione del direttore sanitario, Giuseppe Pasqualone, direttore generale dell’Asl Brindisi che, raggiunto telefonicamente da BrindisiReport, ha chiarito i motivi per cui al momento la Asl non è in condizioni di garantire il servizio 24 su 24 nonostante ci sia tutta l’intenzione e la disponibilità per aumentare i numeri di turni.

La causa risiederebbe in una carenza di personale: “I tre turni al momento non si possono fare perché mancano sia gli anestesisti che gli infermieri stessi. Purtroppo abbiamo una forte migrazione di personale verso Lecce. Non facciamo in tempo a reclutare e formare infermieri che nel giro di poco tempo restiamo nuovamente sguarniti. Va precisato che nelle sale operatorie non può essere messo un infermiere qualsiasi ma personale appositamente formato”.

protesta uil ospedale perrino5-2

"Qualche mese fa avevamo avviato un progetto perché avevamo la dotazione organica di anestesisti e infermieri, i sindacati erano tutti d’accordo, poi strada facendo sono venute meno le risorse umane, sempre per effetto del turnover spinto, e non siamo stati più in condizioni garantire la continuità di copertura delle 24 ore”.

“La protesta della Uil è giusta ma non la condivido nel momento in cui è fatta contro una persona perché a questo punto diventa strumentale ad altre situazioni. I sindacati tutti sanno quali sono i problemi e sanno che non è una questione che dipende dalla direzione medica ma da come si riesce a sostenere quel tipo di organizzazione del lavoro con le risorse umane. Non è colpa di nessuno, è un problema legato al fenomeno del turnover. Stiamo lavorando per creare la condizione ideale per ripristinare la copertura continuata, per fare i tre turni bisogna creare anche condizioni di sicurezza”. 

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