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Cronaca

Aggressioni in ospedale: gli infermieri incontrano i cittadini

Dal 12 al 21 maggio gli infermieri incontrano i cittadini. Il sindacato infermieristico Nursind della provincia di Brindisi, in occasione della Giornata internazionale dell’ Infermiere del 12 maggio prossimo, ha deciso di intraprendere una campagna

BRINDISI - Dal 12 al 21 maggio gli infermieri incontrano i cittadini. Il sindacato infermieristico Nursind della provincia di Brindisi, in occasione della Giornata internazionale dell’ Infermiere del 12 maggio prossimo, ha deciso di intraprendere una campagna di sensibilizzazione nei  confronti dei cittadini, predisponendo un gazebo in piazza Vittoria a Brindisi, per far comprendere che “l’aggressione non è la soluzione” dei problemi sistemici della sanità, problemi accentuati in questo periodo di crisi per i  continui tagli alle strutture e il sottofinanziamento del Ssn, coniando lo slogan: "Prenditi cura di noi se vuoi che possiamo prenderci cura di te" .

Più aumentano i tagli ai servizi e più è probabile che  accadano eventi come le aggressioni all’interno dei servizi sanitari. Nursind respinge ogni tipo di aggressione nei confronti dei professionisti della  salute, poiché l’aggressione stessa minaccia l'integrità fisica e mentale della  persona lesa e influenza negativamente il funzionamento del sistema sanitario nel suo  complesso.

Quando un professionista viene aggredito, indirettamente vengono  attaccati anche gli altri cittadini curati da lui perché viene ad infrangersi il rapporto di fiducia che deve necessariamente instaurarsi nella relazione assistenziale  infermiere-cittadino si cercherà di sensibilizzare la popolazione su quello che è il nesso logico tra carenze di personale e servizi all'utenza molto spesso sotto gli standard della decenza.

L'impegno del Nursind nel sollecitare la Regione Puglia e l'Assessorato alla Salute, affinché si proceda con l'immissione in servizio di Infermieri, ostetrici e personale di supporto è quanto mai vivo e ossessivo, quello che ci preoccupa e che alla luce delle problematiche politiche nazionali  e regionali si possa avere un ulteriore rallentamento di tali procedure che rischiano di far collassare la sanità pugliese .

La disastrosa situazione a livello nazionale e regionale precipita a cascata in ogni realtà e tutti i nodi di un aziendalizzazione sfrenata vengono al pettine, dove con budget, spese e profitti hanno di fatto creato delle aziende economiche e non di salute, il termine paziente è stato trasformato in utente, il termine infermiere è visto solo come una spesa, non contando anche sui recenti studi Rn4Cast che affermano esplicitamente che piu' infermieri uguale più salute quindi più risparmio.

Nei giorni successivi, dal 13 al 21 maggio, la iniziativa continuerà con la adesione di Nursind Brindisi alla Settimana nazionale del pronto soccorso organizzata dalla Simeu ( Società Italiana Medicina Emergenza Urgenza) dedicata al tema “Il sovraffollamento nel Sistema di Emergenza Urgenza”. L’edizione di quest’anno si concentra su un argomento importante dal punto di vista organizzativo, che coinvolge tutto il territorio nazionale.

Ciclicamente i mezzi di informazione se ne occupano, spesso in relazione a situazioni particolari come l’epidemia influenzale dei mesi invernali. Ma non si tratta di una situazione di eccezionalità. Il sovraffollamento dei pronto soccorso è causato infatti soprattutto da condizioni ambientali e strutturali proprie dei PS, dalle criticità sui posti letto ospedalieri e dalla carenza dell'assistenza domiciliare infermieristica e del medico di medicina generale.

Nelle stesse giornate sarà offerta alla cittadinanza la rilevazione gratuita di alcuni parametri come la pressione arteriosa, la saturimetria, la glicemia, la frequenza cardiaca e saranno eseguite manovre dimostrative di primo soccorso su manichino didattico.   Infine avvieremo la raccolta firme riguardante la petizione popolare con cui si chiede che venga avviato il progetto sperimentale “percorsi veloci a gestione infermieristica”, strategia per ottimizzare le risorse e ridurre i tempi di attesa nel pronto soccorso.

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