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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Gli "Ostuni Green" colpiscono ancora: nuova opera degli artisti d'assalto

Ostuni si è risvegliata sotto un nuovo attacco. Bloccando sul nascere inutili allarmismi, diciamo subito che non si tratta di un'insana azione di qualche guerrigliero sventolante la bandiera dell'Isis, l'attacco a cui ci riferiamo è l'ultima installazione degli Ostuni Green Riot, un gruppo anonimo che fa dell'arte urbana e non convenzionale il proprio grido di battaglia

OSTUNI - Ostuni si è risvegliata sotto un nuovo attacco. Bloccando sul nascere inutili allarmismi, diciamo subito che non si tratta di un’insana azione di qualche guerrigliero sventolante la bandiera dell’Isis, l’attacco a cui ci riferiamo è l’ultima installazione degli Ostuni Green Riot, un gruppo anonimo che fa dell’arte urbana e non convenzionale il proprio grido di battaglia. Comparso all’improvviso, circa due mesi fa, questo gruppo ha, nei giorni scorsi, installato in viale Oronzo Quaranta, una delle strade principali della Città Bianca, un albero artificiale. 

“Dai diamanti non nasce niente, dal legname nascono i fior” questo il nome dato, prendendo in prestito e adattando il titolo di una delle più conosciute canzoni di Fabrizio De Andrè, all’installazione. L’opera è nata recuperando il legname abbandonato dal mare sulle spiagge del litorale, per creare le fronde il gruppo ha posto dei contenitori riciclati al cui interno è stata piantata dell’edera che, crescendo, darà forma alla chioma. 

Utilizzando una declinazione di guerrilla marketing (il termine, coniato dal pubblicitario statunitense Jay Conrad Levinson, indica una forma di promozione pubblicitaria non convenzionale e a basso costo ottenuta attraverso l’utilizzo creativo di mezzi e strumenti aggressivi, ndr) il gruppo, dalla sua comparsa in città, ha fatto parlare di se, più per quanto riguarda l’identità, avvolta nel mistero, dei componenti che per il messaggio che gli Ostuni Green Riot vogliono trasmettere. 

Con un comunicato il gruppo esce allo scoperto denunciando l’azione di qualche vandalo che, nottetempo, ha sradicato le piante di edera, un’azione che va nella direzione contraria chiesta dagli OGR (Ostuni Green Riot) che sollecitavano la cittadinanza e chiunque si fosse trovato davanti l’albero artificiale, ad occuparsi delle piante. Invece di dare dell’acqua alle piante, qualcuno ha pensato bene di sradicarle rovinando l’opera.

Per fortuna quest’azione, ad opera di pochi vandali, non ha scoraggiato i componenti OGR che in chiusura del comunicato hanno “gridato” la loro intenzione a continuare sulla strada intrapresa due mesi addietro. “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” questa la massima di Gandhi usata per richiamare tutta la cittadinanza ad una maggiore attenzione agli spazi pubblici, chiedendo un sito a sorvegliare l’installazione e scoraggiare i vandali. 

Una collaborazione attiva che, a detta degli Ostuni Green Riot, è l’unica strada per un cambiamento necessario.

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