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Scuole occupate, ecco perchè: gli studenti raccontano disagi e diritti violati

Dopo le manifestazioni e i cortei organizzati tra ottobre e novembre, gli studenti della provincia di Brindisi passano ai fatti. Da ieri – come già raccontato dal nostro giornale - sia gli studenti del liceo scientifico Enrico Fermi che quelli del liceo classico Benedetto Marzolla, seguiti questa mattina dagli studenti dell’istituto di istruzione superiore Epifanio Ferdinando di Mesagne, hanno ufficialmente occupato le loro scuole

BRINDISI - Dopo le manifestazioni e i cortei organizzati tra ottobre e novembre, gli studenti della provincia di Brindisi passano ai fatti. Da ieri – come già raccontato dal nostro giornale - sia gli studenti del liceo scientifico Enrico Fermi che quelli del liceo classico Benedetto Marzolla, seguiti questa mattina dagli studenti dell’istituto di istruzione superiore Epifanio Ferdinando di Mesagne, hanno ufficialmente occupato le loro scuole.

occupazione liceo Fermi assemblea-2BrindisiReport.it ha voluto ascoltare direttamente dagli studenti le ragioni di questa mobilitazione. “Per noi, studenti del liceo scientifico Fermi, il problema principale riguarda l’edilizia scolastica - spiegano i rappresentanti Uds -. Dal 31 dicembre 2015, infatti, scadrà il contratto d’affitto dello stabile dove ci troviamo, che è di proprietà dell’istituto di previdenza dei ragionieri. Dovremmo spostarci all’istituto Belluzzi, in via Nicola Brandi, tra il quartiere Paradiso e il Casale, ma ad oggi quella scuola è ancora un cantiere aperto. Manca poco più di un mese e una volta traslocati ci troveremmo in una struttura inagibile con tutto quello che ne consegue”.

Per quanto riguarda la sede attuale, situata nel quartiere Santa Chiara, gli studenti lamentano l’impossibilità di avere determinati spazi a loro dedicati, ma non solo. “Non abbiamo una biblioteca e neppure un’aula autogestita - continua uno dei rappresentanti - l’auditorium è stato notevolmente ridotto e non ci sono spazi neanche per un’infermeria. Sono luoghi la cui esistenza è prevista dallo Statuto degli Studenti. Con la scadenza del contratto così vicina non è stato possibile apportare lavori alla struttura, là dove ce n’è bisogno,. Per fare un esempio pochi giorni fa in un paio di classi ci sono state delle infiltrazioni a causa delle piogge”.

L’occupazione, partita nella giornata di ieri, continuerà per i prossimi giorni, gli studenti hanno già predisposto un servizio per non perdere lezioni e hanno organizzato diverse attività. “Oggi pomeriggio punteremo l’attenzione sull’ambiente, ospiteremo degli esperti del campo, inoltre verrà presentato l’album di Vincenzo Maggiore, un cantante brindisino ed ex alunno. Domani invece parleremo dei casi di violenza sulle donne” - conclude il rappresentante scolastico del Fermi.

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Motivazioni differenti per gli studenti del liceo classico Marzolla, in via Nardelli, a poche decine di metri dalla sede del tribunale. “Abbiamo iniziato già dall’anno scorso, manifestando e chiedendo una maggiore attenzione per le problematiche che colpiscono noi studenti - dichiara a BrindisiReport.it Lorenzo Saponaro, rappresentante del liceo Marzolla -. Quello che chiediamo è semplice: un’aula autogestita e una commissione paritetica. Più democrazia all’interno del sistema scolastico. Abbiamo sentito un sacco di parole e di promesse, adesso vogliamo solo i fatti”.

Tutti gli istituti occupati hanno ricevuto quest’oggi un controllo da parte degli agenti della Digos, che hanno voluto parlare sia con i responsabili del corpo docente che con gli studenti. Una delle preoccupazioni maggiori è garantire la sicurezza all’interno degli istituti.

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