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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Gommone rubato, un arresto

BRINDISI – Finisce in carcere per una vicenda collegata al furto di un gommone avvenuto ad Arnesano, in provincia di Lecce, il 29 novembre scorso, quando il carrello stradale e il battello pneumatico, corredato di motore, furono rubati all’interno della sede espositiva nel centro salentino. Si tratta del brindisino Davide Pepe di 23 anni, al quale il personale della Squadra mobile ha notificato stamani un’ordinanza di custodia cautelare spiccata dal gip Paola Liaci, su richiesta del sostituto procuratore Myriam Iacoviello.

BRINDISI – Finisce in carcere per una vicenda collegata al furto di un gommone avvenuto ad Arnesano, in provincia di Lecce, il 29 novembre scorso, quando il carrello stradale e il battello pneumatico, corredato di motore, furono rubati all’interno della sede espositiva nel centro salentino. Si tratta del brindisino Davide Pepe di 23 anni, al quale il personale della Squadra mobile ha notificato stamani un’ordinanza di custodia cautelare per ricettazione aggravata spiccata dal gip Paola Liaci, su richiesta del sostituto procuratore Myriam Iacoviello.

Pepe aveva parcheggiato il gommone in un deposito di imbarcazioni di Brindisi, dove era stato localizzato dalla polizia. Il titolare del deposito confermava che aveva affittato a Davide Pepe quell’area del deposito proprio il 29 novembre. Le indagini dimostravano anche come qualche giorno prima, sempre nello stesso spazio di parcheggio, Pepe avesse portato un’altra barca, poi spostata altrove. Si accertava anche che nei giorni precedenti il furto del gommone, Pepe aveva acquistato merce a Leverano e Carmiano utilizzando banconote false, cosa che gli era costata l’arresto.

Sulla base di tutto ciò, il pm ha chiesto ed ottenuto la cattura di Davide Pepe, del quale la polizia ricorda “l’arresto in flagranza avvenuto in data 5 maggio 2008 quando il Pepe venne bloccato unitamente ad un minore mentre tentava di asportare un ciclomotore dal garage in uso ad un appartenente delle forze dell’ordine ed il successivo arresto del 12 giugno 2010 con provvedimento di custodia cautelare emesso dall’autorità giudiziaria perché responsabile di porto e detenzione illegale di arma da fuoco (fucile) e spari in luogo pubblico (fatti avvenuti in piazza Sapri il 31 maggio 2010)”.

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