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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Gondole in vetroresina": da Brindisi proposta rivoluzionaria. Ma a Venezia dicono no

BRINDISI – L’idea è originale, e soprattutto è finalizzata ad un maggior risparmio delle risorse e ad un conseguente incremento del turismo, ma senza stravolgere la tradizionale lagunare.

BRINDISI – L’idea è originale, e soprattutto è finalizzata ad  un maggior risparmio delle risorse e ad un conseguente incremento del turismo, ma senza stravolgere la tradizionale lagunare.

La Cantieri Navali Brindisi, attraverso il suo titolare Giuseppe Gioia, ha inviato una lettera al presidente dell’Ente Gondola di Venezia la proposta per un acquisto di un lotto di gondole low cost, ovvero di imbarcazioni con lo scafo non più in legno, bensì in vetroresina, perfettamente uguali alle originali, ma decisamente più economiche rispetto al simbolo veneziano.

LA LETTERA – “Siamo costruttori di imbarcazioni», ha scritto ai consiglieri dell’Ente, «vi comunichiamo che stiamo realizzando in perfetta replica una gondola in Prfv (vetroresina) con la tecnologìa del vuoto, arricchita con gelcoat (resina isolante) antivegetativo nelle parti bagnate e gelcoat di vari colori nelle parti asciutte, anche finto legno”. “Lo scopo è quello di poter rendere più fruibile e a costi più accessibili il servizio da parte di tutti i turisti, potendo abbassare i costi di gestione grazie alle nuove tecnologìe. Qualora foste interessati all’iniziativa, vogliate cortesemente contattarci».

Secondo Gioia, infatti, i vantaggi starebbero nella ridotta necessità di manutenzione, nella riduzione dei costi di gestione, per non parlare di una manodopera quasi del tutto inesistente. “Una soluzione del genere non potrà che arrecare benefici al turismo, visto che se oggi, per esempio, un giro in gondola costa 200 euro, è chiaro che risparmiando sui costi, verrebbe abbassato anche il prezzo richiesto a coloro che vengono da fuori e che sognano di trascorrere qualche minuto in gondola”.

Inutile dire che la proposta era piaciuta pure a qualcuno, ma a stoppare la “rivoluzione veneziana”è stato lo stesso Ente gondola, istituzione per la conservazione delle imbarcazioni tipiche della laguna e per la tutela del gondoliere”.

LA RISPOSTA - «E’ chiaro che la gondola è una barca tradizionale in legno», dice il consigliere dell’Ente, Cesare Peris, «e che per quello che ci riguarda non se ne parla proprio». Anche il regolamento comunale vieta oggi ai gondolieri di utilizzare scafi in plastica. Ma le leggi regionali non sono molto chiare in materia.

Di certo c’è sicuramente l’elevato costo delle gondole attuali: per realizzarle vengono impiegati legni di sette essenze diverse, e la spesa supera i 25mila euro.

IL FUTURO – E’ su tutti questi aspetti che ha deciso di puntare Gioia: “Non esiste ordinanza che possa vietarmi di costruire e di vendere queste gondole. Mi sono permesso di illustrare anche all’Ente tutti i vantaggi riconducibili a quest’operazione, ma non ho alcuna intenzione di mollare. Devo però specificare una cosa, visto che non vorrei che con gli interlocutori veneziani si fosse creato un malinteso: conosco bene gli scopi e i motivi dell’esistenza dell’Ente Gondola, ma se è solo per questo non ho problemi a sottolineare che non ho alcuna intenzione di stravolgere né l’atmosfera né la tradizione locale. Quella è, e quella rimane. Ma la possibilità di risparmiare sui costi di gestione è interessante, e non andrebbe scartata a priori. Il prototipo è pronto, io andrò avanti”.

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