rotate-mobile
Cronaca

Hanno ucciso un albero storico

LIDO PRESEPE – Qualcuno nei giorni scorsi ha segato, mettendo per sempre fine alla sua esistenza, uno degli alberi che ha segnato i ricordi di tutti i villeggianti e cittadini che frequentano Lido Presepe, marina di Torchiarolo.

LIDO PRESEPE – I vandali non risparmiano nemmeno la natura, nemmeno gli alberi che altro non fanno che rendere l'ambiente più  sano e il paesaggio più bello. Qualcuno nei giorni scorsi ha segato, mettendo per sempre fine alla sua esistenza, uno degli alberi che ha segnato i ricordi di tutti i villeggianti e cittadini che frequentano Lido Presepe, marina di Torchiarolo.

Il ginepro coccolone che da almeno 70 anni (o forse anche più) regnava sulla sponda della marina e che è stato immortalato in migliaia di fotografie. Qualcuno lo ha reso protagonista in un libro, altri gli hanno dedicato versi poetici, altri lo hanno incorniciato negli album dei matrimoni.

Una tappa fissa per chi, almeno una volta nella vita, è passato dalla marina di Lido Presepe. Un riferimento per chi praticava attività sportiva, all'ombra dei suoi rami riprendeva fiato. Un tetto per le coppiette che in inverno si scambiavano effusioni d'amore al chiaro di luna, un quadro.

È stato Giulio Carbone, uno dei tanti visitatori della marina, ieri pomeriggio, durante un'escursione in bicicletta insieme al figlio a fare l'amara scoperta “Non potevo credere ai miei occhi. Sapevo che prima o poi quell'albero ci avrebbe lasciato, si trovava a ridosso della falesia, l'erosione costiera gli ha tolto molta terra, ma non avrei mai immaginato che sarebbe stato un essere umano a mettere fine alla sua storia”.

Il perchè di così tanto accanimento nei confronti di un albero è un mistero. Certo è che l'intenzione era proprio quella di strappare quel ginepro alla natura, ai cittadini. Forse per sfregio. Nei confronti di chi, però non si sa. Chi ha agito ha utilizzato una piccola sega a motore, ne sono la testimonianza i tagli di piccola dimensione lasciati sul tronco.

Di alberi è pieno il mondo, quello poi si trova in una zona in vista e a rischio di frana. Segarlo è stato anche un gesto da incoscienti e l'operazione non è nemmeno andata a buon fine, forse per il sopraggiungere di qualche automobilista. Fatto sta che quel ginepro sé stato lasciato morire pian piano. Sembra decapitato.

Giulio Carbone una volta tornato a casa ha messo la foto di quell'orrore su Facebook, ha contattato Legambiente, i giornalisti, le amministrazioni di Torchiarolo e San Pietro. Purtroppo, però, per salvarlo non c'è nulla da fare. La foto su Facebook è stata circondata di commenti carichi di rabbia, dolore, imprecazioni contro l'autore di quel gesto.

Per tutta la giornata di oggi, poi, c'è stato un continuo via vai da quell'albero. Chi lo ha saputo non ha esitato a recarsi sul posto, per vedere con i propri occhi, per porgergli l'ultimo saluto, proprio come si fa con gli essere umani.

“Lo abbiamo saputo ieri sera da Facebook e oggi abbiamo voluto vedere con i nostri occhi quello che era accaduto al nostro albero – hanno raccontato questo pomeriggio i sanpietrani Giovanni Capone e Matilde Santoro – una delle foto del nostro matrimonio, 25 anni fa, è stata scattata proprio sotto la sua chioma. Vederlo in queste condizioni è doloroso, è come se avessero ammazzato una persona”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Hanno ucciso un albero storico

BrindisiReport è in caricamento