Herat, sequestrati 500 chili di oppio
KABUL - Il sequestro di mezza tonnellata di oppio e l'arresto di 10 sospetti 'insurgents': questo un primo bilancio dell'operazione 'CopperHead', condotta dai militari italiani e afgani nel settore meridionale dell'area di responsabilità del Comando Regionale Ovest, a guida Brigata Sassari. “L'operazione - spiegano al comando del contingente italiano in Afghanistan - ha lo scopo di disarticolare l'azione degli insorti nelle aree a ridosso della 'route Copper' e di assicurare la libertà di movimento lungo l'importante arteria di comunicazione”.
KABUL - Il sequestro di mezza tonnellata di oppio e l'arresto di 10 sospetti 'insurgents': questo un primo bilancio dell'operazione 'CopperHead', condotta dai militari italiani e afgani nel settore meridionale dell'area di responsabilità del Comando Regionale Ovest, a guida Brigata Sassari. ?L'operazione - spiegano al comando del contingente italiano in Afghanistan - ha lo scopo di disarticolare l'azione degli insorti nelle aree a ridosso della 'route Copper' e di assicurare la libertà di movimento lungo l'importante arteria di comunicazione?.
Sul percorso sono stati anche individuati e disattivati due ordigni esplosivi improvvisati (Ied) e sono stati realizzati tre check point presidiati dalla polizia afgana. L'operazione è condotta dai militari italiani delle task force South (su base ) e South East (su base Reggimento San Marco della Marina Militare) ?in stretto coordinamento? con le forze di sicurezza afgane. ?Nella provincia di Herat - viene ancora sottolineato al quartier generale italiano - continuano inoltre a registrarsi gli effetti della pressione operativa esercitata dal Regional command west con l'operazione Omid 12», recentemente conclusasi.
Ieri, infatti, un gruppo armato di insorti, ?composto da un importante comandante e circa 30 affiliati, ha consegnato le armi alle autorità della polizia afgana per essere avviato al processo di reintegrazione?. Oggi, intanto, si è svolta la cerimonia che sancisce il passaggio della responsabilità della sicurezza dalle forze Nato di Isaf alle forze afgane nei distretti di Abe Khamari e Qal 'ah-ye Naw, nella provincia di Badghis, anch'essa nell'area di responsabilità del Regional command west a guida italiana. La cerimonia segna la fine della seconda fase del processo di transizione annunciato dal Governo afghano il 27 novembre 2011.