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Cronaca

I datteri di Torre Cavallo

BRINDISI - Avrebbero fruttato circa 400 euro sul mercato clandestino i 7 chili di datteri di mare sequestrati dai militati della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Brindisi, ad un sommozzatore che li stava pescando nei pressi della località di Torre Cavallo, lungo il litorale a sud di Brindisi.

BRINDISI - Avrebbero fruttato circa 400 euro sul mercato clandestino i 7 chili di datteri di mare sequestrati dai militati della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Brindisi, ad un sommozzatore che li stava pescando nei pressi della località di Torre Cavallo, lungo il litorale a sud di Brindisi.

Inutile il tentativo del sub di disfarsi dei molluschi di cui per legge è vietata la cattura, la detenzione, il trasbordo, lo sbarco, il magazzinaggio, la vendita e l’esposizione o la messa in vendita, in ottemperanza alla Convenzione di Washington sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora minacciate di estinzione meglio conosciuta come Cites.

Il sommozzatore – sorpreso a spaccare le rocce - è stato denunciato per la cattura e la detenzione dei datteri e per la distruzione ed il deturpamento di bellezze naturali. La sua attrezzatura è stata sequestrata assieme al pescato. Va anche sottolineato che dato il contesto del sito (Torre Cavallo è a ridosso del petrolchimico consortile) non si può certo mettere la mano sul fuoco circa le sostanze assimilate dai datteri nel corso degli anni.

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