Rubati pure i cavi dell'alta tensione: aziende agricole bloccate
In sofferenza da oltre due settimane varie aziende agricole del territorio compreso tra Cerano e Torre San Gennaro, a causa dei furti di lunghi tratti di cavi dell’alta tensione, quella che serve per alimentare gli impianti dei pozzi artesiani
BRINDISI – In sofferenza da oltre due settimane varie aziende agricole del territorio compreso tra Cerano e Torre San Gennaro, a causa dei furti di lunghi tratti di cavi dell’alta tensione, quella che serve per alimentare gli impianti dei pozzi artesiani. I ladri di rame hanno inoltre causato problemi seri a due abitazioni coloniche lasciandole prive di energia elettrica.
A quanto riferiscono gli agricoltori, Enel – informata dei disagi, ma ovviamente già a conoscenza del danneggiamento delle linee – ha provveduto solo a ripristinare i collegamenti con le abitazioni, mentre le linee da 20mila volt sono ancora interrotte.
E’ l’altra faccia delle razzie di cavi di rame, che non sono affatto cessate. I ladri non si fermano neppure di fronte alle linee ad alto voltaggio. Ma, dicono sempre gli agricoltori della zona, hanno anche tentato di appropriarsi dei trasformatori e dei motori dei pozzi artesiani, forzano gli accessi delle cabine dove si trovano questi impianti.
I fatti sono stati segnalati ai carabinieri della compagnia di Brindisi che hanno effettuato sopralluoghi ed avviato le indagini, ma ora si spera che Enel provveda al ripristino dei cavi rubati affinchè le utenze agricole possano utilizzare i pozzi artesiani e gli impianti irrigui, in una stagione peraltro avara di pioggia. Altrimenti i danni alle colture potrebbero alla fine risultare elevati.