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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

I lunghi, terribili minuti dell'assalto

ORIA – Un buongiorno da paura per sette guardie giurate della Sveviapol occupanti di due blindati portavalori. Un commando di almeno quindici banditi, tutti armati di fucile e con mimetica e passamontagna, stamane intorno le ore 6.55 ha bloccato con quattro autovetture un primo furgone e poi un secondo, sulla statale 7 tra Latiano ed Oria, all’altezza della casa cantoniera, in direzione Taranto. Il bottino è stato molto misero per i rapinatori: dalle prime indiscrezioni, non sono riusciti a portare via più di 3 o 4mila euro, perché non sono riusciti ad scassinare le casseforti. Nessun ferito grave tra le guardie giurate, solo per alcuni un comprensibile shock.

ORIAUn buongiorno da paura per sette guardie giurate della Sveviapol occupanti di due blindati portavalori. Un commando di almeno quindici banditi, tutti armati di fucile e con mimetica e passamontagna, stamane intorno le ore 6.55 ha bloccato con quattro autovetture un primo furgone e poi un secondo, sulla statale 7 tra Latiano ed Oria, all’altezza della casa cantoniera, in direzione Taranto. Il bottino è stato molto misero per i rapinatori: dalle prime indiscrezioni, non sono riusciti a portare via più di 3 o 4mila euro, perché non sono riusciti ad scassinare le casseforti. Nessun ferito grave tra le guardie giurate, solo per alcuni un comprensibile shock.

Sul posto sono intervenute le  equipe del 118 di Latiano e Mesagne, carabinieri, polizia, finanza. e i vigili del fuoco di Brindisi per domare le fiamme delle autovetture utilizzate dalla banda, poi bruciate degli stessi rapinatori prima della fuga. Dieci o al massimo dodici minuti di alta tensione per i vigilantes, Sandro Greco, Giuseppe Casaluci e Antonio Mingiano – occupanti del primo blindato e tutti della provincia di Lecce - assaltato sulla statale 7 in direzione Taranto, tra Latiano ed Oria. La banda di rapinatori, era arrivata sul luogo divisa tra quattro vetture: con una Renault Scenic, un furgone Fiat Ducato, un fuoristrada Rover hanno bloccato qualche istante prima dell’arrivo del primo portavalori la statale, disponendosi a forbice.

Una quarta auto, una Volkswagen Polo, si è fermata dietro il blocco, sulla parte destra della carreggiata. Alcuni dei rapinatori, fucili imbracciati, sono scesi dai veicoli e hanno intimato ai vigilantes di scendere a loro volta dal furgone (intanto però dall’interno e da uno degli occupanti era già stato dato l’allarme alla centrale). Altri della banda, con una motosega professionale, hanno iniziato a tagliare le lamiere del blindato, ed uno di loro si è intrufolato all’interno. Tutti i rapinatori indossavano una mimetica da caccia e giubbotto antiproiettile, e avevano il volto coperto da passamontagna.

Un altro nucleo di rapinatori ha bloccato il secondo portavalori, che era dietro il primo. I due blindati erano partiti da Lecce, dalla sede Sveviapol di viale Otranto e viaggiavano insieme con destinazione Taranto, diretti agli uffici postali del capoluogo ionico. Agli quattro vigilantes – Fabio Campilongo, Andrea Lagreca, Manolo Baldassarre e Sandro Perrone, anch’essi leccesi – i rapinatori hanno intimato di rimanere nel furgone portavalori. Anche su questo blindato, i banditi hanno cercato di tagliare le lamiere per entrare e portare via il bottino, ma senza grossi risultati.

Ma intanto i minuti passano, l’allarme dai blindati era già partito e i primi carabinieri ed agenti stavano per arrivare. Così i rapinatori hanno dato fuoco alla Renault Scenic, e sono fuggiti a bordo di altre macchine con alla guida complici in attesa, che li attendevano sulla complanare sempre in direzione Taranto. Le fiamme si sono propagate anche al furgone e al fuoristrada.

“Sono stati istanti di vera tensione – ha raccontato a BrindisiReport.it uno degli occupanti del secondo blindato – noi siamo rimasti nel furgone, così come ci hanno detto i rapinatori, ma eravamo preoccupati per i colleghi che più avanti invece erano sulla statale immobili e sotto tiro. Non potevamo  permetterci di aprire il fuoco, altrimenti ci avrebbero ammazzati tutti. Eravamo 6 contro 15 individui armati tutti di fucile e mitragliette, credo. Noi abbiamo subito dato l’allarme alla centrale e alla polizia”.

Il rogo delle vetture ha generato un denso fumo nero che si notava a decine di chilometri. Per fortuna che i vigili del fuoco sono arrivati subito dopo la fuga dei banditi autori dell’assalto e hanno domato le alte fiamme. Le guardie giurate non hanno riportato ferite serie ma solo piccole contusioni,  tutte refertate dai sanitari del 118, che hanno riscontrato in alcuni anche un stati di agitazione e shock. Le guardie giurate sono stati trasferite presso gli ospedali di Mesagne e Francavilla Fontana per i necessari, ulteriori accertamenti. Le indagini sono in mano alla Procura di Brindisi. Tutte le auto utilizzate dalla banda di rapinatori sono oggetto di furto o rapina. (Le foto sono di Maristella De Michele)

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