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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Vito dei Normanni

I primi sei mesi del poliziotto-sindaco: "Stiamo cambiando tutto. Ce la farò"

Una cena della vigilia di Natale organizzata e offerta all’Ex Fadda per iniziativa di un gruppo di giovani a 150 persone non abbienti, con il contributo di associazioni e parrocchie. Un segnale che a San Vito dei Normanni la solidarietà tra cittadini è in ripresa? Certo è che il sindaco Domenico Conte, alla fine dei suoi primi sei mesi fuori dai panni di ispettore della squadra mobile, proprio quella sera ha tirato il fiato per la prima volta e si è commosso

SAN VITO DEI NORMANNI – Una cena della vigilia di Natale organizzata e offerta all’Ex Fadda per iniziativa di un gruppo di giovani a 150 persone non abbienti, con il contributo di associazioni e parrocchie. Un segnale che a San Vito dei Normanni la solidarietà tra cittadini è in ripresa? Certo è che il sindaco Domenico Conte, alla fine dei suoi primi sei mesi fuori dai panni di ispettore della squadra mobile, proprio quella sera ha tirato il fiato per la prima volta e si è commosso.

domenico conte e piero iaia-2Perché ciò che ha trovato da giugno ad oggi è stato un degrado profondo della politica locale, ma anche solchi profondi tra la gente, forse causati dal disorientamento, forse da una lunga diseducazione sociale, forse dalla gravità della crisi. Una sorta di caccia alla soluzione dei problemi personali che questo sindaco non può accettare, e lo dice.

E’ questa una delle cose da affrontare per cambiare radicalmente il sistema instaurato negli anni, che ha eroso la società locale, ma anche i servizi, le finanze comunali, la stessa struttura amministrativa. Cambiare i meccanismi è lo scopo fondamentale della nuova amministrazione, del centrosinistra che ha riconquistato il Comune. Conte lo dice senza giri di parole, e offre ai giornalisti nella sua prima conferenza stampa da sindaco un sostanzioso anticipo di ciò che riferirà ai cittadini il 9 gennaio, in una assemblea pubblica in cui sarà consegnato un memorandum scritto (stampato a spese personali degli amministratori).

domenico conte 2-2-2Sembrava scomparso, Conte, nei primi due mesi di amministrazione. Il sindaco di strada in giro non c’era più. “Bloccato per due mesi in municipio a fare i conti con problemi molto seri. Ma ho incontrato e ricevuto in questi mesi circa tremila persone. La sensazione che il contatto diretto con il sindaco e gli assessori è una realtà, l’abbiamo data comunque”, spiega Domenico Conte. Che ammette però di dormire molto meno di quando faceva il poliziotto. E come fai a dormire. “A giugno ho trovato gli uffici comunali semivuoti. C’erano dipendenti che avevano programmato sino a tre turni di ferie in estate. Ed entro la fine del mese scadevano progetti, convenzioni, adempimenti obbligatori”.

La segretaria comunale non è riuscita a rassicurare il nuovo sindaco, garantendo lei la copertura dei vuoti. Conte, pur esprimendo oggi apprezzamento per le qualità della prima dei dirigenti comunali, ha voluto sostituirla dopo 14 anni, per avviare un nuovo corso. Una decisione presa volutamente in solitudine. Qualcuno ha scambiato tutto ciò e la presenza assidua del sindaco in municipio come un eccesso di controllo. Era solo un cambio di passo. “Ho anche chiesto e ottenuto che le porte di tutti gli uffici restassero aperte, per ricostruire anche visivamente la comunicazione interna alla struttura”. La risposta del personale c’è stata, e il sindaco la giudica molto positivamente.

A fine giugno è arrivata anche la squadra degli assessori. La presenza di tutti è costante, dice il sindaco, e loda l’impegno anche del presidente del consiglio comunale, Piero Iaia (anche presidente della Caritas locale, presente alla conferenza stampa odierna) e dell’ufficio di presidenza. Tutti tirano la carretta. “In sei mesi – enumera Conte - sei sedute di consiglio comunale, 24 di commissioni consiliari, 40 delibere di consiglio, sette conferenze dei capigruppo. Qualcuno sparge la voce che assessori e consiglieri così si arricchiscono con i gettoni di presenza. Mi viene da ridere”.

domenico conte-3Il sonno, Domenico Conte e anche qualcuno della sua giunta, lo ha perso per “questa grande famiglia che è la popolazione di San Vito”. Una famiglia “un po’ scombinata dall’eccesso di aspettative creato da altri. Ma io sto affermando il principio che il Comune e il sindaco non fanno miracoli, non sono un ufficio di collocamento e neppure un bancomat”. I servizi sociali vanno rifondati. “Qualcuno pensava di disporne a piacimento e li ha usati al posto delle proprie braccia. Sottraendo risorse ad altri che per un eccesso di dignità, pure in gravi condizioni di bisogno non hanno mai chiesto nulla. Sono questi ultimi che noi dobbiamo raggiungere, uno per uno, per dare il giusto sostegno”.

Il nuovo sindaco ne parlerà il 9 nell’incontro con i cittadini. Spiegherà cosa ha trovato a Casa Serena, e racconterà come al nuovo bando per la gestione della struttura non si sia presentato nessuno, neppure la cooperativa che c’era prima. Racconterà dei problemi riscontrati nella gestione del centro per gli anziani, che lo ha indotto ad assumere provvedimenti drastici per poi ripartire in condizioni diverse. Stamani ha anticipato qualcosa: “I cittadini devono sapere che stiamo eliminando tutti gli sprechi”. Come i 59mila euro pagati ogni anno alla Stp per i collegamenti per studenti e anziani (mercatino, cimitero). Una somma stratosferica per soli 170 passeggeri in media al mese, dai quali la stessa Stp ricava in media poco più di mille euro. Il servizio è stato subito sospeso e sarà rinegoziato o sostituito, pur sapendo che per qualche cittadino ora ci sono disagi.

san vito albero natale-2E la storia infinita della palestra del Liceo scientifico “Leonardo Leo”? Istruttiva e sconcertante. “Ho scoperto che l’opera era bloccata da dieci anni per un problema di valore dei suoli da scambiare tra Provincia e Comune”. E per colpa del Comune. Per conciliare la realizzazione della palestra con quella del tracciato della circonvallazione, bisognava spostare l’opera dal terreno di proprietà della Provincia ad uno del Comune. La Provincia, essendo il cantiere già avviato quando è insorta questa richiesta, ha dovuto pagare una penale di 250 mila euro all’impresa.

Poi il Comune – racconta sempre Conte ai giornalisti – ha sollevato un problema di diverso valore dei terreni, pretendendo dalla Provincia una differenza di 25mila euro. E qui si è bloccato tutto. Ora nel giro di tre riunioni, Domenico Conte ha risolto il problema assieme all’amministrazione provinciale, e tra alcune settimane il liceo avrà finalmente la sua palestra. Che sarà utilizzata anche dalla società sportive locali. A proposito di opere pubbliche, il sindaco ha imposto, a partire da due casi concreti, i molteplici interventi di infrastrutturazione sullo stesso sito: prima si scava e si mette in opera, e solo dopo si asfalta. Le imprese si adeguino (vedi rotatoria sulla via per Specchiola).

Gli studenti del Liceo Scientifico di San Vito in sciopero-2Ora sono in ballo la ricognizione delle assegnazioni dei lotti alla zona industriale, la realizzazione dell’isola pedonale, presto arriveranno in centro anche i parcheggi a pagamento. “Qualcuno non ha capito che la campagna elettorale è finita, e deve smettere di sognare che getteremo la spugna”, dice il sindaco. “Quando siamo arrivati noi, il banco stava per saltare e abbiamo dovuto fare uno sforzo economico che avrà certamente conseguenze sul patto di stabilità”. Ecco cosa c’era. Residui passivi per tre milioni di euro, circa 90 mila euro di debiti fuori bilancio da coprire, 900 mila euro di anticipazioni di cassa da fare per anticipare spese di progetti – appaltati dalla precedente amministrazione – per i quali la Regione dovrà inviare il proprio finanziamento. E mettici anche i 300mila euro di tagli ai conferimenti del governo al Comune di San Vito.

Sarà dura, ma la nuova amministrazione non si fermerà. Conte mostra il premio ottenuto da San Vito dei Normanni ("un premio ai cittadini") per la raccolta differenziata 2014, ma nella seconda metà del 2015 si è andati anche oltre, dice, toccando punte del 70 per cento. E parla dei 680mila euro ottenuti dalla Regione per il salvataggio degli affreschi bizantini di S. Biagio, un progetto messo in piedi in 15 giorni ma vincente (solo quattro quelli finanziati in Puglia), che consentirà un uso turistico del sito. C’è il mercato coperto da riorganizzare, i servizi sospesi per sprechi da riavviare. Il 9 gennaio tutto sarà spiegato ai sanvitesi, e ben stampato. Nero su bianco.

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