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Cronaca

"Gravi episodi all'interno dei dipendenti di Ecologica Pugliese": denuncia del Cobas

Roberto Aprile: “Riprende la strategia dell’intimidazione mafiosa all’interno del personale che svolge il servizio di raccolta rifiuti a Brindisi". Tagliate le gomme dell'auto al sindacalista responsabile del settore ambiente. Il sindaco incontrerà i vertici dell'azienda di igiene urbana. Comunicato della società

BRINDISI – Dopo la rottura del rapporto tra Comune di Brindisi e Monteco, l’avvento di Ecologica Pugliese nella gestione del servizio di igiene urbana (con affidamenti a termine tramite ordinanze sindacali) in azienda sarebbero stati ripristinati “equilibri” tra il personale che la stessa Monteco era riuscita a smontare, pur patendo centinaia e centinaia di danneggiamenti e sabotaggi puntualmente denunciati alla polizia e alla procura della Repubblica. La denuncia dell’esistenza di pressioni intimidatrici proviene dal Cobas del lavoro privato, che denuncia pubblicamente un fatto avvenuto ai danni del rappresentante aziendale del sindacato.

“Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato denuncia il grave atto di intimidazione realizzato contro il segretario  Cobas settore Igiene Ambientale, Cosimo Bobo AprileEsposito , dipendente della Ecologica Pugliese”, scrive il segretario provinciale Roberto Aprile. “Riprende la strategia dell’intimidazione mafiosa all’interno del personale che svolge il servizio di raccolta rifiuti a Brindisi. Nella giornata di sabato 24 ottobre 2015 Cosimo Esposito è stato vittima di un atto intimidatorio nei pressi della sede della Ecologica Pugliese alla zona industriale”.

Aprile spiega che al termine del suo turno di lavoro, uscendo dall’azienda Esposito ha trovato tre pneumatici della sua auto tagliati. Per il Cobas è stato un avvertimento: “Forse la colpa di Cosimo Esposito è stata quella di denunciare la cattiva organizzazione del lavoro che ha portato la Ecologica Pugliese ad avere risultati così disastrosi nella raccolta dei rifiuti della nostra città”, afferma il sindacalista. “Forse la colpa del nostro responsabile è stata quella di aver denunciato le nicchie di favoritismo che si sono create nell’azienda a causa anche di  una guida a dir poco irresponsabile”.

gomme bucate cosimo esposito1-2“Forse la sua colpa è stato quella di  rivendicare i diritti dei lavoratori denunciando i continui ritardi degli stipendi, i continui ritardi della cessioni del quinto e dei versamenti del Tfr, la mancanza di attrezzature di lavoro quali guanti, vestiario, attrezzature per l’espletamento dell’attività, i riscaldamenti non funzionanti per mancanza di gasolio, le docce rotte e scivolose non a norma, la raccolta differenziata quasi inesistente”, dichiara il segretario provinciale del Cobas.

Roberto Aprile poi fa presente che “l’attentato contro l’auto di Esposito non è il solo caso di intimidazione contro gli iscritti del Cobas del Lavoro Privato. Vogliamo ricordare l’attentato incendiario contro l’auto di Cosimo Di Campi, una Bmw, avvenuto in via Aleandro al rione Sant’Angelo la notte tra il 17 e il 18 gennaio 2011.  Le  gomme bucate al motoveicolo dell’operatore  Vito Colucci  e l’attentato contro l’abitazione dello stesso Colucci la notte dell’1 gennaio 2015. Attentato che gli causò lo smantellamento della porta d’ingresso, per cause non accertate ma sicuramente perché avrà dato fastidio a qualcuno la sua dedizione al lavoro, forse troppo precisa e meticolosa”.

Quello che il Cobas segnala è dunque un clima pesante, che riporta la situazione all’interno del personale del servizio di igiene urbana ad epoche che sembravano oramai appartenenti al passato. Dopo questa denuncia pubblica ci si attende una indagine, a questo punto un supplemento di attività investigative già svolte negli ultimi anni da Digos e Noe ed attualmente nelle mani della magistratura.gomme bucate cosimo esposito-2

“Il sindacato Cobas del Lavoro Privato esprime la totale solidarietà a Cosimo Esposito e a quegli  operatori che continuamente sono in  trincea per combattere una  guerra rivolta a far funzionare la raccolta dei rifiuti nella nostra città. Se qualcuno crede di fare ciò  che vuole all’interno della Ecologica Pugliese ha sbagliato di grosso”, avverte Bobo Aprile. “Quel servizio costa decine di milioni di euro che vengono  direttamente  dalle tasche dei cittadini brindisini”. Inevitabile che ora giunga una presa di posizione da parte dell'azienda.

Le reazioni - Intanto ne arrivano dall'esterno: "Brindisi Bene Comune esprime la propria solidarietà per il vile atto intimidatorio subito dal signor Cosimo Esposito, lavoratore dell’Ecologica Pugliese azienda nella quale è anche rappresentante sindacale per i Cobas. Conosciamo ed apprezziamo Cosimo Esposito per il suo impegno sia da lavoratore che da rappresentante sindacale. Esposito è infatti impegnato da sempre affinchè il servizio di raccolta dei rifiuti sia realizzato correttamente, in  particolare la raccolta differenziata. Auspichiamo che la magistratura individui subito i responsabili dell’atto intimidatorio soffocando sul nascere ogni tentativo di condizionare le attività di chi, in un settore così delicato quale quello della raccolta dei rifiuti, opera per il bene della collettività". 

Il sindaco Mimmo Consales, d’intesa con l’assessore all’Ambiente Antonio Monetti, invece nel pomeriggio, ha chiesto un incontro urgente ai responsabili della ditta Ecologica Pugliese "per acquisire elementi di conoscenza in riferimento ad episodi intimidatori verificatisi nelle ultime ore a danno di alcuni lavoratori".

Interviene anche Ecologica Pugliese - In serata è giunta anche una presa di posizione di Ecologica Pugliese: "La Ecologica Pugliese Srl apprende oggi, solo dalla stampa, quanto accaduto al sig. Cosimo Esposito in data 24 ottobre 2015. Esprime, ovviamente, pieno rammarico per i fatti denunciati e per i danni subiti dal lavoratore. Rispetto al comunicato stampa a firma del sig. Roberto Aprile, tuttavia, risulta opportuno precisare che l’azienda è del tutto estranea all’accadimento e si dissocia da ogni genere di condotta illecita ai danni di qualsiasi dipendente. Dunque si respingono le accuse alla Ecologica Pugliese sottese al comunicato stampa. Si contesta recisamente l’imputabilità all’azienda di atti intimidatori o ritorsivi.

Al contrario: la Ecologica Pugliese ha sempre tenuto a portare avanti un dialogo costruttivo con tutte le organizzazioni sindacali e ha sempre invitato i rappresentanti dei lavoratori a denunciare alla direzione aziendale ogni eventuale disagio vissuto dai dipendenti a causa di comportamenti illeciti di colleghi o superiori. Ogni condotta illecita, infatti, ove provata, sarebbe repressa. Né si è mai inteso “tappare la bocca a qualcuno”. Ognuno è ovviamente libero di esprimere le proprie valutazioni, nel rispetto della verità.

"E a questo proposito, in merito alle critiche, evidenziamo che l’azienda acquista regolarmente le attrezzature da lavoro, che – purtroppo - spesso vengono sottratte, provvede alla riparazione dei locali in uso ai dipendenti e ha di recente sostituito molte docce danneggiate,  ha sempre regolarmente pagato le retribuzioni dei dipendenti. In alcune occasioni si sono verificati ritardi lievissimi, di qualche giorno al massimo".

"La Ecologica Pugliese, infine, è lieta di comunicare che la raccolta differenziata è tutt’altro che “inesistente”: con l’impegno di tutti i lavoratori, che si ringraziano, si è riusciti a raggiungere, durante il mese di ottobre, un consistente incremento delle percentuali di R.D., che attualmente ammontano al 28% circa".

Articolo aggiornato alle 19.53

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