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I veleni delle torce: il Comune aveva i dati, ma non li ha portati in consiglio

C'è una lobby del petrolchimico all'interno del consiglio comunale di Brindisi? Per quale ragione nella seduta consiliare interamente dedicata al problema delle frequenti accesioni della torcia di emergenza del cracker non sono stati portati i rapporti inviati da Arpa Puglia al Comune ben quattro giorni prima, vale a dire il 9 luglio? Il sindaco Mimmo Consales ne era a conoscenza?

BRINDISI - C'è una lobby del petrolchimico all'interno del consiglio comunale di Brindisi? Per quale ragione nella seduta consiliare interamente dedicata al problema delle frequenti accesioni della torcia di emergenza del cracker non sono stati portati i rapporti inviati da Arpa Puglia al Comune ben quattro giorni prima, vale a dire il 9 luglio? Il sindaco Mimmo Consales ne era a conoscenza? Lo chiedeil movimento Brindisi Bene Comune allo stesso Consales con una nota resa pubblica stamani, in cui si evidenzia come l'Arpa abbia segnalato picchi di inquinanti proprio in concomitanza con le recenti accensioni della torcia. Ora Brindisi Bene Comune chiede che venfa riconvocato sul tema il consiglio comunale, questa volta con le relazioni Arpa.

Il fatto è grave. Aver svolto un dibattito in assemblea consiliare, con toni peraltro roventi, lasciando nel cassetto i rapporti con i dati delle rilevazioni effettuate dalle centraline Arpa, è davvero sconcertante, e vanno individuate le responsabilità di ciò. La sciusa dei tempi di protocollo, nel caso a qualcuno dovesse venire in mente di utilizzare ciò come scudo, non reggerebbe neppure un secondo. Brindisi Bene Comune intanto denuncia che "le preoccupazioni ed i timori sulle ricadute in città dovute alle accensioni delle torce del petrolchimico vengono confermati dalle relazioni dell’Arpa. Sono infatti da pochi giorni disponibili i rapporto prodotti dall’Arpa per monitorare la qualità dell’aria a Brindisi nel periodo maggio – giugno in cui le torce hanno sfiammato con notevole frequenza in occasione dei lavori di manutenzione degli impianti e della sfiammata del 2 luglio successiva alle manutenzioni".

"In questi rapporti molte sono le criticità sollevate. Si và dall’aumento delle concentrazioni orarie del benzene ed Ipa fino alla segnalazione di non rispetto di una prescrizione inserita nell’Aia e superamento per le emissioni dei composti organico volatili prescritti sempre in Aia", denuncia Brindisi Bene Comune citando le relazioni Arpa. "In maggior dettaglio l’Arpa rileva che per il benzene frequentemente, nel periodo maggio-giugno, si sono osservati aumenti delle concentrazioni orarie in più di una centralina  negli stessi giorni e nelle stesse fasce orarie".  Il benzene ha raggiunto un valore massimo di concentrazione oraria di 63,8 microgrami per metro cubo nella notte del 15 giugno nella centralina della centralissima Via Taranto. "E se ovviamente non sono superati i limiti di legge fissati su media annuale pari a 5 ciò non toglie che i valori raggiunti non siano preoccupanti per la salute".

"A tal fine la stessa Arpa - prosegue la nota pubblica di Bbc - cita dei riferimenti internazionali per il benzene i quali affermano che per gli effetti acuti ed a breve termine non si deve superare il valore di 27 come massimo orario e di 3 come media nelle otto ore. Valori superati nel periodo di maggio giugno ben 5 volte come massimo orario e ben 10 volte per la media delle otto ore. Sempre in questa relazione si sottolinea come anche per gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici tra i quali il micidiale benzopirene) vi sono incrementi misurati nella stazione Sisri in occasione di alcuni eventi di picco del benzene. Inoltre l’Arpa invia ben due note al Ministero dell’Ambiente , così come ad altre autorità tra le quali il sindaco di Brindisi, per segnalare ai fini dell’adozione di provvedimenti la violazione della prescrizione numero13 del provvedimento Aia per Versalis, in quanto in occasione della sfiammata del 2 luglio la torcia è stata esercita con emissione di fumo nero indice di elevato contenuto di particolato visibile a grandi distanze, violando appunto la prescrizione di uso come torcia smokeless  senza emissione di fumo e quindi con minore inquinamento".

Con la seconda nota invece sempre destinata a Ministero dell'Ambiente e sindaco di Brindisi l'Arpa comunica che in data 27 giugno le emissioni di composti organico volatili dal camino E77 hanno superato i limiti imposti dall’Aia. "Tutte queste relazioni evidenziano un quadro preoccupante in occasione delle accensioni delle torce, alla luce del quale risulta incomprensibile la scelta della maggioranza nell’ultimo consiglio comunale di bocciare un documento da noi presentato per avviare una commissione di inchiesta ed iniziare a prendere provvedimenti a tutela della salute dei cittadini. Tutte queste relazioni dell’Arpa sono state ricevute dal Comune il 9 luglio ben quattro giorni prima del consiglio comunale. Ci chiediamo, ma il sindaco ne era a conoscenza? Perché ci sembra ancora più grave che in possesso di questi dati si sia invece deciso di ignorarli e non decidere nulla. Ci attendiamo adesso che il consiglio comunale, alla luce di quanto relazionato dall’Arpa, venga immediatamente riconvocato per prendere le opportune decisioni", conclude Brindisi Bene Comune.

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