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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Fasano

"La tassa di soggiorno va usata per il settore". Il Pd minaccia di sobillare i turisti

Il Comune di Fasano destina i proventi della tassa di soggiorno al pareggio di bilancio? E il Pd minaccia di organizzare alla prima occasione i turisti per il rifiuto del versamento della tassa stessa, cosa consentita se la destinazione non è nota. Ad aprile il caso è la federazione provinciale del Partito democratico, attraverso il responsabile del settore turismo, Gigi Rizzi

FASANO - Il Comune di Fasano destina i proventi della tassa di soggiorno al pareggio di bilancio? E il Pd minaccia di  organizzare alla prima occasione i turisti per il rifiuto del versamento della tassa stessa, cosa consentita se la destinazione non è nota. Ad aprile il caso è la federazione provinciale del Partito democratico, attraverso il responsabile del settore turismo, Gigi Rizzi. "Rileviamo ancora una volta da parte dell’amministrazione di Fasano la cattiva gestione della tassa di soggiorno, sulla quale - scrive Rizzi -  a questo punto occorre fare chiarezza in maniera definitiva".

Rizzi afferma che già dalla scorsa estate "gli operatori turistici hanno lamentato non solo la mancanza di coinvolgimento nella scelte sulla destinazione degli incassi, ma addirittura la mancata documentazione delle spese. Nei giorni scorsi è toccato alla consigliera del Pd Luana Amati chiedere maggior trasparenza , ricevendo purtroppo una risposta inaccettabile, vale a dire che dette somme sono fondamentali per il pareggio del bilancio comunale. La tassa di soggiorno - rimarca Rizzi - è stata istituita per alleviare i disagi che i grandi eventi con notevole afflusso di persone comportano per le nostre città d’arte, vedi Roma o Venezia o Firenze. Di seguito è stata concessa facoltà (non certo obbligo) a tutti i comuni a valenza turistica di richiedere un contributo ai turisti per coprire il costo dei servizi necessari a rendere più agevole la loro presenza, pertanto giustamente viene definita tassa di scopo”. 

Insomma, lo scopo non è il pareggio di bilancio. "Gli imprenditori turistici dovrebbero perciò fare da tramite fra il turista e l’amministrazione a cui riversano direttamente gli incassi, partecipando attivamente alla scelta degli obiettivi da coprire. Tuttavia sappiamo bene che spesso per rimanere competitivi rispetto all’offerta gestiscono i propri prezzi in modo da compensare questa tassa tenendo invariato il prezzo finale ed in sostanza facendosi carico della tassa.  Il turista che visita il nostro territorio ha pertanto diritto a conoscere la destinazione di questo contributo, che può essere destinato per esempio  a migliorare i trasporti o a garantire wifi libero o migliore assistenza sanitaria, non di certo a coprire costi di sagre o della stagione teatrale", sostiene ancora Rizzi.

Infine l'annuncio del possibiole ricorso ad una sorta di protesta civile dei turisti che arrivano a Fasano: "Ricordiamo infine che qualora a Fasano o in altri comuni del nostro territorio si perseguisse l’ennesimo tentativo di fare cassa sulle spalle dei turisti, il Pd provinciale si farà promotore, insieme agli operatori , di una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei turisti stessi , i quali possono tranquillamente rifiutarsi di pagare la tassa di soggiorno semplicemente indicando su un apposito modulo che sono tenuti all’oscuro della destinazione di detta tassa".

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