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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Assistenza anziani: pressing sulla Regione per il caso del "Pinto"

Gli ospiti sono 41, ma la Regione Puglia, tramite la Asl paga solo per 17 di loro. Il caso del Pinto di Ostuni, una Residenza socio sanitaria assistenziale, è un po' il simbolo della condizione in un settore dove il riconoscimento dei Livelli essenziali di assistenza agli anziani entra in conflitto con una normativa regionale

OSTUNI – Gli ospiti sono 41, ma la Regione Puglia, tramite la Asl paga solo per 17 di loro. Il caso del Pinto di Ostuni, una Residenza socio sanitaria assistenziale, è un po’ il simbolo della condizione in un settore dove il riconoscimento dei Livelli essenziali di assistenza agli anziani entra in conflitto con una normativa regionale ferma al 2006 nel calcolo degli indici, dieci anni fa attestati su 7 unità su mille cittadini, oggi certamente lievitati con l’invecchiamento della popolazione.

Al Pinto i 40 soci della cooperativa sociale Orizzonti sono senza stipendio da cinque mesi, ed a marzo hanno ricevuto l’ultimo pagamento in ordine di tempo del contributo regionale per i 17 ospiti riconosciuti da una vecchia convenzione con la Asl di Brindisi, che fu ritirata in autotutela dal direttore generale dell’epoca, Paola Ciannamea, con l’avvento del cosiddetto decreto Omnibus. La convenzione revocata prevedeva l’assistenza per 30 unità sui 41 posti letto del Pinto.

L'ingresso del Pinto di Ostuni-2I soldi però furono ugualmente erogati, con la condizione che il turn over legato ai decessi degli anziani assistiti restasse bloccato. Da 30 quel numero oggi si è ridotto appunto a 17, ma gli ospiti effettivi della struttura, che tre anni fa fu ammodernata e ristrutturata con finanziamenti pubblici, sono 41. Perché i restanti 22 anziani dovrebbero essere privati del diritto ai Lea, si chiede Laurita Orofino, il presidiente della cooperativa Orizzonti. Mandare avanti il Pinto solo con le rette legate alle pensioni degli ospiti, quasi tutti persone rese fragili dall’Alzheimer, non è possibile.

Da qui la decisione di attuare un pressing sulla Regione Puglia e sulla Asl, chiamando in appoggio l'amministrazione comunale di Ostuni. Obiettivo, avere a breve un incontro di una delegazione composta dal presidente della Cooperativa Orizzonti e  da parenti degli ospiti del Pinto con il direttore generale dalla Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, e con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

La richiesta alla Regione è quella di legiferare aggiornando gli indici, e quindi assieme alla Asl riconoscere i Lea per tutti. Nelle more, spiega Laurita Orofino, ci vuole un atto della giunta regionale che autorizzi il direttore generale della Asl a pagare tutte le prestazioni. Ora toccherà al sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola, e all'assessore comunale ai Servizi sociali, Maristella Andriola, che stamani hanno ricevuto la delegazione del Pinto, chiedere ed organizzare l'incontro.

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