Il Cobas organizza un presidio per i lavoratori Nubile rimasti a casa
Il sindacato Cobas allestirà a partire da lunedì (7 dicembre) un presidio permanente per gli otto lavoratori dell’impianto di Cdr licenziati in settimana dalla ditta Nubile, oltre ai 4 dipendenti a casa dallo scorso giugno. Il sit-in inizierà alle ore 9 sotto palazzo Nervegna
BRINDISI – Il sindacato Cobas allestirà a partire da lunedì (7 dicembre) un presidio permanente per gli otto lavoratori dell’impianto di Cdr licenziati in settimana dalla ditta Nubile, oltre ai 4 dipendenti a casa dallo scorso giugno. Il sit-in inizierà alle ore 9 sotto palazzo Nervegna.
Il segretario provinciale dell’organizzazione sindacale, Roberto Aprile, rimarca come “la Nubile avesse assicurato, tramite comunicato stampa, che ricevuta la delibera avrebbe avviato a lavoro tutti quanti, compresi i 4 precari lasciati a casa per ritorsione”.
Il sindacato chiama in causa anche la ditta che rileverà l’impianto di biostabilizzazione, la partecipata Amiu di Bari, e i sub commissari dell’Oga (Organo di governo d’ambito), affinché garantiscano il reinserimento di tutti i lavoratori. Questo passaggio sarebbe agevolato, secondo il Cobas, dall’avvio delle attività di bonifica della discarica di Autigno, sotto sequestro dalla scorsa estate. “Tali interventi – afferma Aprile - farebbero ritornare a lavoro nella discarica di Autigno i 12 lavoratori trasferiti all’impianto di Cdr dopo il sequestr”.
Ma più in generale si chiede una svolta nella gestione del ciclo dei rifiuti. Il Cobas a tal proposito chiede alla Regione Puglia un “intervento economico a favore di ripristino degli impianti che erano affidati a Nubile e della bonifica della discarica di Autigno”, oltre “al sostegno di percorsi rivolti alla realizzazione dell’impianto di compostaggio, di attività legate alle filiere del riciclaggio dei rifiuti, dell’aumento della raccolta differenziata”.
“Quello che ci sembra importante quindi - conclude Aprile - è il programma di interventi che la Regione realizzerà nella nostra provincia, da sempre pesantemente penalizzata ed inquinata”.