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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il Comune impazzisce per Facebook ma non "cinguetta" dall'aprile 2013

A proposito delle polemiche sull'utilizzo dell'account Facebook del Comune di Brindisi, l'ultimo cinguettio sul profilo Twitter dell'amministrazione comunale risale al 26 aprile 2013. Non c'è da stupirsi, quindi, se nella classifica per numero di followers delle città, Lecce e Brindisi, con meno di 300 seguaci, risultano le meno seguite

BRINDISI – A proposito delle polemiche sull’utilizzo dell’account Facebook del Comune di Brindisi, l’ultimo cinguettio sul profilo Twitter  dell’amministrazione comunale risale al 26 aprile 2013. Non c’è da stupirsi, quindi, se nella classifica per numero di followers delle città, Lecce e Brindisi, con meno di 300 seguaci, risultano le meno seguite. Aperto il 28 maggio del 2013, il profilo twitter di Brindisi è rimasto attivo meno di un mese.

Dall’analisi effettuata dall’ufficio studi di Forum Pa per valutare come le amministrazioni delle nostre città utilizzano lo strumento tecnologico per informare e dialogare con i cittadini, emerge che poco più della metà (il 57%) dei capoluoghi di provincia italiani ha un account su Twitter.

Analizzando una serie di parametri che vanno dal rapporto tra followers e popolazione, utilizzo delle mention (@) e dei link nei tweets, successo di ogni singolo tweet (calcolato sul numero di volte che viene retwittato), la città che sa utilizzare “al meglio” il social network e con maggior successo è Torino, che si posiziona prima due volte e due volte seconda su sei parametri. Seguono Milano, Roma, Napoli, Firenze e Palermo.

La ricerca si è poi spinta a confrontare le nostre città con il contesto europeo. Interessante notare che il fenomeno sembra aver “attecchito” solo in alcune nazioni. Molto diffuso ed utilizzato dalle città francesi e spagnole, twitter non è uno strumento amato dalle amministrazioni britanniche o tedesche, né dalle ben più tecnologiche capitali scandinave.
 

I DATI NEL DETTAGLIO

I followers
Tra le prime città in lista per numero di followers troviamo Torino, sul podio con più di 82mila followers. Il capoluogo piemontese è stato anche uno dei primi ad iscriversi nel 2008, poco dopo Rimini, prima fra i capoluoghi italiani a sposare la piattaforma nel 2007. Al secondo posto, con uno stacco di circa 30mila followers, seguono Milano e Roma, quasi a pari merito con circa 50mila followers (rispettivamente 49.700 e 48.900). A seguire Napoli (35.500) Firenze (26.600) e Bologna (18.000). Le meno seguite Lecce e Brindisi con meno di 300 seguaci e Trento che ne ha ancor meno, probabilmente perché si è iscritta da solo pochi mesi.

I tweets al giorno
La città di Bologna è in assoluto la più cinguettante, vantando una media di 24 tweets al giorno. Seguono Parma con circa 18 cinguettii giornalieri, Roma (17,11), Milano (16,24), Torino (11,33) e Cagliari (10,8). Mentre Napoli, nella top five delle più seguite in assoluto, cinguetta poco, con una media di circa 3 tweets ogni 24 ore, molto meno di Aosta (7,42) e di Potenza (6,19).  Tra le più silenziose Teramo (0,01), Brindisi e Lecce (0,04), e Catania (0,4). Complessivamente è l’Emilia Romagna la regione italiana che cinguetta di più.
Alcune città invece fanno semplicemente presenza come Lecce (0,04 tweets/day) e Teramo (0,01 tweets/day) che sono iscritte da quasi due anni e tweettano pochissimo. Non utilizzano né mentions, né links. Non risultano invece all’appello Verona, Salerno, Latina e Padova, Pescara e Messina. Queste amministrazioni non hanno un profilo twitter.
 

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